ACTION SET (entertainment system)

di Adriano Patti

Action Set da Gela, in assoluto, a nostro giudizio, rivelazione sonora del 2008 per quello che riguarda il panorama musicale siciliano risponderanno adesso ad alcune domande per rumori.net.
Mettetevi comodi e leggete con attenzione quanto segue. Non farlo potrebbe risultare determinante ai fini del completamento definitivo del puzzle mentale che vi porterà un giorno alla comprensione totale del concetto di indie.

Nome semplice, diretto ed esplicito: da dove salta fuori?
(Claudio) Non so se conosci la NES (Nintendo Entertainment System) una meravigliosa consolle 8 bit degli anni ’90 (ripetutamente negatami dai miei), con la quale mi trastullavo interi pomeriggi autunnali infiltrandomi in casa di “Salvuccio” (un vicino). Nello specifico, la consolle si chiamava proprio “Action Set”: il modello con la pistola laser. Una sala giochi dentro una scatola di plastica senza tanti fronzoli, assolutamente minimalista. Perfettamente in linea con la nostra idea di intrattenimento, semplice e divertente.
Certo, noi non avremo una pistola laser ma in compenso possiamo vantare una strobolight d’altri tempi.

L’impressione che si ha guardando la vostra strumentazione è quella di un furto notturno in una vecchia cantina dove la luce non si accendeva. L’idea di partenza è quella?
(Valentina) Te lo dicevo che prima o poi ci avrebbero scoperti!
(C) Scherzi a parte, gli elementi ci sono tutti, dalla cantina al “furto”, anche se la luce era accesa. L’idea era quella di fare musica cercando di raccogliere quanti più strumenti a disposizione. Ma una volta scesi nella cantina di casa Calandra (cioè la mia) ci siamo dovuti accontentare di una Casiotone MT-46 datata 1988, una strobolight, una Roland pad SPD8 e di molta fantasia.
(V) In realtà quasi tutto è di proprietà del Sig. Calandra (il padre di Claudio), anche se speriamo di potercene impossessare rivendicando “l’usucapione”, si tratta solo di aspettare una decina d’anni o poco più.

Il vostro suono è caratterizzato da una sorta di “violenza timida”. Vi riconoscete in questa definizione?
Crediamo sia una definizione quanto mai appropriata.
Non ci siamo mai posti condizioni sui diversi modi di suonare ne tanto meno sui suoni da utilizzare, prediligendo un approccio del tutto naturale. Il risultato ottenuto è una commistione sonora riflesso delle rispettive personalità sulla nostra musica.

Sbaglio ho ci sono studi accademici dietro la vostra tecnica (perlomeno in Valentina)?
(V) Noto che te ne sei accorto, mi riempie d’orgoglio sapere che c’è ancora qualcuno che coglie certe sfumature. In effetti posso contare su una formazione quindicennale di stampo classico, che vanta insegnamenti della rigida scuola russa e americana.
Ma ahimè! Un infortunio mi ha definitivamente chiuso le porte del tanto desiderato mondo della…danza. Ciò ha permesso di riversare tutto il mio estro creativo su un affare con i tasti bianchi e neri che produce dei simpatici suoni, anche se devo ancora capire bene come funziona.

Quanto è difficile uscire dall’entroterra siciliano per una band?
Non è affatto difficile uscire dalla realtà chiusa dell’entroterra siculo, è solo molto più probabile e semplice che questo avvenga da qualsiasi altre parte del mondo.

Cosa state ascoltando in questi giorni?
Normalmente non ascoltiamo molta musica ma, considerando l’ignoranza quasi caprina circa l’attuale panorama musicale, di recente ci stiamo “impegnando” nell’ascolto di un bel po’ di materiale interessante, giusto per recuperare. A tal proposito un ringraziamento doveroso va ai nostri due selezionatori musicali ufficiali: Lorenzo (Albanopower) e Riccardo (Lorre) che ci distillano preziosi consigli su cosa ascoltare. Dai Notwist ai Boards of Canada, da Apparat ai The Knife, passando per Autechre, Ellen Allien, Killing Joke, Rekenzentrum…
Senza dimenticare gli ultimi lavori dei nostri cari Mogwai, Bloc Party, Sigur Ros e Albert Hammond Jr. (in assoluto il preferito da Valentina).

Avete partecipato (e vinto) al contest SLS.
Impressioni sulla rassegna.
(V) A prescindere dal fatto che abbiamo inaspettatamente vinto - ed ancora oggi il pensiero ci stampa un sorrisino inebetito per una decina buona di minuti - bisogna riconoscere una buona organizzazione del contest che ha rispettato date e ospiti, siamo stati assistiti da un ottimo fonico e ci avete trattato da amici anche se eravamo gli ultimi arrivati. Aver partecipato e addirittura vinto, a testimonianza del fatto che non ci trovavamo là per sbaglio, ci ha decisamente rassicurato su più fronti e soprattutto sul fatto che la nostra musica potrebbe davvero piacere.
(C) Ci auguriamo che la partecipazione/vittoria al SLS possa avere anche una minima eco a fronte di una scena musicale (quella siciliana) davvero, davvero ostica.
L’unico punto su cui ho da lamentarmi riguarda il numero di consumazioni omaggio che hanno letteralmente “consumato” Valentina, la quale non è riuscita a finire il live perché era troppo persa.

Hot Wheels: una passione o una maglietta?
(C) Una maglietta che è una passione!
Un prezioso regalo da parte di Valentina che è a conoscenza di certe mie “manie infantili”.
Oltre al Subbuteo e al Nintendo clandestino, un mattoncino notevole alla mia formazione socio-psico-pedagogica è stato fornito proprio dalle mitiche automobiline perché: Hot Wheels è Numero 1!!!.

Chiaro no? - RUMORI.NET

di Adriano Patti

Il back-line degli Action Set sul palco dei Mercati Generali riempie uno spazio davvero minimo e la cosa salta in modo particolare all'occhio di chi ha assistito all'esibizione degli "Amici di Pina", band che li ha preceduti nella line up di questa prima serata della rassegna SLS giunta al suo ottavo compleanno grazie alla dedizione ed all'affetto di papà e mamma Gianni Rapisarda e Renato Gargiulo (Chi è il papà e chi è la mamma dite? Fate voi).

Generalmente non mi mette a mio agio l'idea di scrivere le mie impressioni riguardo una band particolarmente giovane e poco rodata al live ma, in questo caso, mi sa proprio che farò un'eccezione.

Farò un'eccezione perché Claudio (basso e voce) e Valentina (Casiotone.,Drum Machine e Timidezza) suonano esattamente come mi piacerebbe suonassero tutte le band "emergenti" che mi capita di vedere in giro.
Innanzitutto mentre suonano si guardano, si parlano, si sorridono.

Senza atteggiamenti e senza pose, con una naturalezza quasi inconcepibile per una generazione che guarda a Brand New come ad un punto di partenza invece che di arrivo, si sorridono e si intendono.
E se da un lato lui pesta sul Rickenbacker spingendo quasi il drive con tutto il corpo da vero rocker, dall'altro lei sembra avere paura di dar fastidio ai presenti suonando troppo forte ed allora armeggia sulla sua tastierina sfiorandola appena senza mai alzare lo sguardo dal dorso delle proprie mani.
Suoni electro, attitudine shoegaze, voce spesso filtrata, melodie che ti si crocifiggono in testa.

Dagli armamenti aerei russi ("Mykoyan e Gurevich") alla struggente progressione vocale di "Misstress" questi ragazzi dimostrano di avere le idee anche troppo chiare.

Fatevi un'idea: New Order e Royksopp che si vedono al pub per una birra senza accorgersi che Ladytron e Postal Service sono seduti al tavolo dietro.
Se vi capita di passare davanti a quel pub non esitate ad entrare ed a prendere una birra anche voi. Ed, ovviamente, fate mettere sul conto degli Action Set. - RUMORI.NET

Abbiamo il grande piacere di presentarvi un gruppo veramente interessante, gli ACTION SET, che ci hanno colpiti per la loro freschezza, spontaneità e, più in generale, per la loro particolare attitudine verso la musica. Il gruppo è siciliano, si è formato a Gela e da un anno a questa parte non è stato certo soltanto a comporre e a provare la sua musica, ma ha sperimentato molto, soprattutto dal vivo, arrivando a esibirsi sullo stesso palco di realtà come Il Genio e ad aprire il concerto di Alessandro Raina (Amour Fou), a produrre un EP (ENTERTAINMENT SYSTEM) e a vincere addirittura l’edizione 2008 del SLS.
La prima cosa che salta agli occhi, davanti agli ACTION SET è la loro essenziale semplicità. Valentina e Claudio, infatti, si autodefiniscono “Duo nato dalla volontà di esprimere un personale concetto artistico… basso, voce, una casiotone e una drum-machine è tutto quello che può servire per ottenere un diverso e funzionale “entertainment_system”.
Il concetto, in effetti, è interessante e ci ha incuriosito molto. Abbiamo cercato quindi di avvicinarci al Duo siciliano e abbiamo scoperto delle cose davvero notevoli. Innanzitutto gli ACTION SET si definiscono “Sistema di intrattenimento musicale composto da Valentina (tastierina casiotone MT-46, microkorg, drum-machine) e Claudio (basso, voce, effetti)”: la loro strumentazione è ben definita. I ragazzi sanno dove stanno andando e conoscono le direzioni da far imboccare alla loro musica. Lo sanno così bene che prima di aprire con il primo pezzo live per SGRANG, MISSTRESS ci hanno annunciato che avremmo aspettato esattamente 10 minuti dopo i quali erano pronti a stupirci…
L’elettronica degli Action Set suscita emozioni forti e genera buone vibrazioni. Come scrive Francesca Vizioli su Schegge di M.E.I. “Questo geniale duo siciliano ruba all’elettronica più elevata e trasforma la necessità del poco budget in virtù di produzioni notevoli…” e noi ascoltando un pezzo come NUMBER A non possiamo non dirci d’accordo…
E poi improvvisamente comprendiamo uno dei piccoli trucchi che li rendono irresistibili: la loro complicità. Come giustamente scrive Adriano Patti su rumori.net “Claudio (basso e voce) e Valentina (Casiotone.,Drum Machine e Timidezza) suonano esattamente come mi piacerebbe suonassero tutte le band “emergenti” che mi capita di vedere in giro. Innanzitutto mentre suonano si guardano, si parlano, si sorridono. Senza atteggiamenti e senza pose, con una naturalezza quasi inconcepibile per una generazione che guarda a Brand New come ad un punto di partenza invece che di arrivo, si sorridono e si intendono [...] Suoni electro, attitudine shoegaze, voce spesso filtrata, melodie che ti si crocifiggono in testa.” Noi sottoscriviamo e cogliamo la naturalezza in GRAND PRIX…
In conclusione di un live come questo degli ACTION SET, i ragazzi ci concedono una cover, così quasi per scherzo BOYS DON’T CRY dei Magnifici CURE. Con un pò di amaro in bocca ci confidano che in una recente esibizione catanese il pezzo in questione non è stato accettato molto bene perchè i Cure emanano un rispetto quasi sacrale in molti spettatori. Ma a noi invece ha divertito l’irriverenza con la quale Valentina e Claudio trattano certi mostri sacri, come i Cure stessi o i My Bloody Valentine. Fare una cover per una band significa reintrepretare alla propria maniera, e divertendosi, un pezzo che in qualche modo la ha influenzata e gli ACTION SET hanno compreso al volo… Noi ci siamo lasciati trasportare e ci siamo divertiti quanto loro…
E a questo punto, abbiamo salutato gli Action Set. E’ stata una serata divertente e si è fatto tardi. Nell’aria della sera ci allontaniamo verso casa e ripensiamo alla cordialità e alla semplicità di questi due ragazzi e inavvertitamente ci scopriamo a sorridere senza alcun motivo apparente. Si tratta del buonumore…questi due infondono un sincero sorriso nell’ascoltatore e questa è una piccola magia degli ACTION SET.

A casa il loro EP, ENTERTAINMENT SYSTEM gira e rigira senza fine… - F.V. Bagnato