BLACK BEAT MOVEMENT
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Band R&B Funk

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"BLACK BEAT MOVEMENT"

Gradevolissima sorpresa questa dei Black Beat Movement, progetto tutto italico, dalla pelle nera.
Parliamo di un sound avvolgente, che parte dall’R&B e che trasuda di Soul e Jazz, in molte sfaccettature. Espressioni più easy, regalano melodie ed efficacia a dei brani mai scontati, ma di certo appetibili ad un largo pubblico. Al di là di ciò, stupisce la facilità con cui gli interpreti passino da un’atmosfera all’altra, concetto alternativo di musica nera che vuol andare oltre i clichè più commerciali. Pause improvvise, romantiche e tiepide, diventano seta avvolgente a ritmiche tribali e che non lasceranno indifferenti anche i più compassati. Peccato per la breve durata, poichè rimane sempre un po’ di amaro in bocca quando si è di fronte ad un EP dalle così spiccate qualità che non sazia in quantità il nostro palato. Attendiamo allora con ansia un full-lenght, visto il coraggio e l’originalità di questi ragazzi.
A cura di Thiess - STEREO INVADERS


"BLACK BEAT MOVEMENT"

Un ep d’esordio affascinante per i Black Beat Movement, band che vede tra le proprie fila membri di Vallanzaska, Rezophonic e Rootical Foundation e che mixa abilmente sonorità drum’n’bass, soul e ritmi danzerecci con vari rimandi alla musica colta e raffinata di stampo jazz. L’ascolto dell’ep rappresenta una bella sorpresa grazie al groove irresistibile e alla bella voce di Naima, davvero una bellissima scoperta. Nonostante siamo lontani dai generi abitualmente trattati su Noize non possiamo che apprezzare l’operato di un gruppo che scommettiamo dal vivo possa fare faville, sopratutto con brani come “Ride The Wave” e “H.A.P.P.I.N.E.S.S.”. Quando i BBM si cimentano nelle sonorità assimilabili al rock sembrano la risposta italiana ai britannici The Skints, ma in generale proprio la capacità di unire beat elettronici e “anima” black decreta il successo di un ep che si fa apprezzare, e anche tanto, anche a degli amanti del growl ad oltranza come i sottoscritti.
Davide Perletti - NOIZE


"BLACK BEAT MOVEMENT"

I Black Beat Movement sono un collettivo, attivo nel Nord Italia, particolarmente dedicato alla sperimentazione e al misto di generi urban, in un’intrigante fusion tra jazz, soul, r’n’b e drum’n’bass.

Questo primo EP propone cinque pezzi che illustrano bene la loro proposta, che riesce a trascendere i limiti della mera sperimentazione, confermandosi come già matura. Ride the Wave inizia già bene, ma è con la successiva Kerouac che si comincia a sentire la qualità dei nostri, capaci di unire quel minimo di ritmi latini, jazz e drum’n’bass in maniera davvero esemplare. La voce della Naima è, inoltre, ben preparata, magari non dotata di un timbro particolarmente riconoscibile, ma potente e pulita al punto giusto; a tal proposito, ottima la prova in H.A.P.P.I.N.E.S.S.

Il rischio di questo tipo di sperimentazione è che il risultato sia minore della qualità dei suoi componenti, finendo col diventare “musica di sottofondo”. Invece i Black Beat mostrano uno sforzo in più e convincono perfino il sottoscritto che non è gran appassionato del genere. Da ascoltare. - ONDALTERNATIVA


"BLACK BEAT MOVEMENT"

Neosoul, electro-funk, reggae, scratch presi di peso dall’hip hop: un impasto di black music ben congegnato e piuttosto originale quello dei Black Beat Movement, che aggregano musicisti provenienti già dalla scena Jamaica-oriented (Vallanzaska, Rootical Foundation) e nuovi compagni d’avventura.

S’impone da subito la voce di Naima Faraò, sicuramente uno dei punti di forza del progetto, anche se bisogna arrivare ai ritornelli per testarne le piene potenzialità; valido anche l’apporto dei fiati, che sarebbe interessante sentire maggiormente effettati, più “dentro” questa idea di contaminazione da cui per il momento si chiamano un filo fuori. Discorso simile per la voce che, inserita ancora di più nel contesto (attraverso mix e post-produzione) potrebbe davvero dare risultati egregi, sulla scia ad esempio di un collettivo che ha fatto dell’unione tra dub, electro e black music il proprio marchio di fabbrica: gli Zion Train.

L’evidente capacità di spaziare senza spiazzare dei BBM potrebbe rivelarsi in quel momento il punto di svolta per parlare a pubblici diversi, non per forza italiani. Per il momento bene così, ma qui ci sono i numeri per fare qualcosa di notevole nel prossimo futuro.

Silvio Bernardi - ROCKIT


"BLACK BEAT MOVEMENT"

I Black Beat Movement sono una nuova interessante realtà della scena alternative tricolore, un progetto che vede al suo interno un bel mix di esperienze. Partiti da un anno circa i nostri hanno trovato nella sperimentazione la propria casa, prodigandosi in un sound che amalgama con efficacia diversi stili, dall’rap alla drum’n’bass, passando dal soul e finendo il viaggio in contorni afro. Insomma un bel mix di elementi che solitamente potrebbero portare alla confusione più totale, cosa che non è successa all’interno di questo EP omonimo, senza ombra di dubbio ben strutturato. Detto ciò e passando alle cinque tracce proposte possiamo ammettere che le soluzioni attuate sono inclini a due diverse tipologie di situazioni: quella dancefloor (attraverso ritmo e vibrazioni) e quella dei jazz club (con brani ben congeniati nella struttura sonora che porta in evidenza le doti canore della brava Naima). L’incontro/scontro di menti artistiche (nella line-up troviamo membri di Vallanzaska e Rezophonic) ha dato frutti ottimi, mostrandoci quanto l’Italia non sia poi così lontana da scene tanto millantate come quella britannica e statunitense. Avanti così!
(Arturo Lopez) - SALAD DAYS MAGAZINE


"BLACK BEAT MOVEMENT"

I Black Beat Movement sono una nuova interessante realtà della scena alternative tricolore, un progetto che vede al suo interno un bel mix di esperienze. Partiti da un anno circa i nostri hanno trovato nella sperimentazione la propria casa, prodigandosi in un sound che amalgama con efficacia diversi stili, dall’rap alla drum’n’bass, passando dal soul e finendo il viaggio in contorni afro. Insomma un bel mix di elementi che solitamente potrebbero portare alla confusione più totale, cosa che non è successa all’interno di questo EP omonimo, senza ombra di dubbio ben strutturato. Detto ciò e passando alle cinque tracce proposte possiamo ammettere che le soluzioni attuate sono inclini a due diverse tipologie di situazioni: quella dancefloor (attraverso ritmo e vibrazioni) e quella dei jazz club (con brani ben congeniati nella struttura sonora che porta in evidenza le doti canore della brava Naima). L’incontro/scontro di menti artistiche (nella line-up troviamo membri di Vallanzaska e Rezophonic) ha dato frutti ottimi, mostrandoci quanto l’Italia non sia poi così lontana da scene tanto millantate come quella britannica e statunitense. Avanti così!
(Arturo Lopez) - SALAD DAYS MAGAZINE


"BLACK BEAT MOVEMENT"

I Black Beat Movement sono un collettivo nato da meno di un anno, attraverso l’unione di menti estrose e cariche al punto giusto. Quando si ha la fortuna di remare tutti nella stessa direzione i risultati vengono fuori molto velocemente, venendosi poi a creare quell’alchimia che sprigiona il lato artistico di un progetto in tutta la sua interezza.

Il caso specifico è questo EP omonimo di debutto, dannatamente efficace, bisogna ammetterlo. Tralasciando i nomi noti che potrebbero tranquillamente essere scomodati in fatto di influenze, ciò che colpisce da subito di questo lavoro è la sua estrema efficacia, da tramutarsi il tutto in una qualsiasi dancefloor. I cinque brani qui proposti sono estremamente efficaci, pur sperimentando soluzioni assai diverse l’uno dall’altro: si passa dall’intimità tipicamente jazz di “Slow” al lato black e catchy di “Ride The Wave” con tanto di trombe in levare. Pur lavorando su una manciata di canzoni i Black Beat Movement sono riusciti nell’intento di dare vibrazioni e personalità al tutto, muovendosi con disinvoltura tra black music, rap, drum’n’bass e soul senza mai dare l’idea di essere fuori posto. La voce di Naima Faraò è poi una gradevole sorpresa, la sua interpretazione del ruolo è senz’altro meritevole di lodi visto che non è affatto semplice districarsi con così tanta brillantezza in scenari così differenti l’uno dall’altro.

Una piccola impresa riuscita grazie soprattutto a una line-up che amalgama con semplicità membri di Vallanzaska, Rezophonic e Rootical Foundation a volti nuovi vogliosi di emergere. Ce la faranno? Di sicuro un EP non è il mezzo adatto a decretare le sorti di una band, ma sicuramente in questo caso le premesse sono più che rosee. Avanti così!
- DABASER


Discography

2013 BLACK BEAT MOVEMENT - EP

Photos

Bio

Black Beat Movement is a six-piece nu funk collective based in Milan, born in 2012 from the union of different musicians coming from various well-established projects (Vallanzaska, Rezophonic, Rootical Foundation) and new talents.
The band experiments with urban noises and neo soul, d’n'b, rap and funk beats.

During 2012 BBM started spreading its music all over the country (jazz festivals, clubs, hip-hop jams) receiving great feedback from the audience. In autumn 2012 the band recorded a five-track first ep /BLACK BEAT MOVEMENT/ and signed a digital distribution with the label Maninalto Records.