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"Bundamove - Da Funk Machine"

I Bundamove sono Manu Pagliara “Manufunk”, Marco Calabrese “DonSkal”, Mike Minerva, (rispettivamente chitarra, tastiere e basso di Roy Paci & Aretuska), Antonio De Marianis “Dema” (batterista degli Steela), Alessandro Nocco al sax e Gabriele Blandini alla tromba. Nel dicembre 2009, spinti dalla comune passione per la musica black- funk, decidono di dare vita al progetto Bundamove. Il nome è composto dal sostantivo portoghese bunda (sedere) e dal verbo inglese move (muovere), richiami espliciti alle peculiarità dance della band. I componenti vengono da esperienze e background musicali differenti (reggae, ska, jazz e dubstep), ciononostante sono riusciti a trovare una linea comune fra universi, almeno apparentemente, molto distanti. Fondamentale, come dicono loro stessi, è il suono anni ’60 della batteria, attorno alla quale sono costruite le fortune del disco e del gruppo. L’idea alla base è accattivante e ambiziosa: prendere classici del rock e trasformarli, senza per questo mancare di rispetto alle versioni originali. Non siamo in presenza di cover classiche o riadattamenti, le canzoni in questione vengono completamente stravolte. Il risultato ottenuto ha la forza di una vera e propria funk machine, caratterizzata da beat e groove potenti e coinvolgenti. Si parte con la rivisitazione di Bulls on parade dei Rage against the machine, la seconda traccia (e singolo) è Roadhouse Blue (ribattezzata Roadhouse funk) dei Doors, riletta in chiave acid jazz. With my own two hands, remake del brano di Ben Harper, è l’unica eseguita seguendo diligentemente le linee ritmiche dell’originale mentre Money dei Pink Floyd si fa notare per un uso deciso del basso e dei fiati. Smooth Criminal è il pezzo bomba del disco, con il suo ritmo ripetitivo e ossessivo, ottimo per scatenarsi sulla dancefloor, I Shot the sheriff mantiene il classico beat in levare della musica roots mentre il brano conclusivo, Whole lotta love, è impreziosito dalla voce di Marta de Giuseppe. La traccia debole di Da Funk Machine è forse il rifacimento di Killing in the name of, che risulta un po’ svuotata della carica incendiaria dell’originale. Se l’obiettivo dei Bundamove era far ballare, ci sono riusciti in pieno: le sonorità sono attraenti, seducenti e maledettamente sexy. Il disco è un giusto omaggio alle melodie rese famose da personaggi come James Brown, Maceo Parker, George Clinton. Il merito va alla bravura tecnica dei componenti e all’arrangiamento collettivo, importantissimo quando di mezzo ci sono idee e retroterra musicali differenti. - Andrea Quadroni


"Da Funk Machine, l'album d'esordio dei Bundamove"

Sono salentini, si chiamano Bundamove e sono una band nata nel 2009 all’insegna della musica nera. Da Funk Machine è il loro album d’esordio, distribuito da Godfellas, che mette insieme battiti visionari funk e groove che riportano alla mente sonorità tardi sessanta e inizi settanta. Artefici di questo nuovo progetto sono Emanuele “Manufunk” Pagliara , Marco “donSkal” Calabrese, Michele “Mike” Minerva, Antonio “Dema” De Marianis, Alessandro Nocco e Gabriele Blandini. (Fonte: Goodfellas) - Musicletter


"Il debutto dei salentini Bundamove"

I Bundamove prendono vita nel dicembre 2009, con la finalità di rivedere i tratti salienti della musica nera attraverso un deciso battito funk ed una serie di groove decisi che riportano alle sonorità ed all’estetica dei tardi sessanta/primi settanta. Un sestetto che può contare sui singoli talenti di

Emanuele "Manufunk" Pagliara (chitarra), Marco "donSkal" Calabrese (tastiere), Michele “Mike”

Minerva (basso) , Antonio "Dema" De Marianis (battteria), Alessandro Nocco (sax) e Gabriele Blandini

(tromba), i cui trascorsi musicali parlano chiaro: dalle fila degli Aretuska - capitananti da Roy Paci - al fenomenale combo reggae-dub Boom Da Bash, fino all’esperienze con Anansi e Steela (dentro il vortice dubstep).

Il fine è nello sconvolgere le regole, rivedendo in chiave adrenalinica classici della musica popolare, sia essa di declinazione crossover, reggae o storicamente rock. Grazie ad un’esplosiva vena funk, il gruppo si assesta nel solco proprio di quei rare grooves, che immancabilmente hanno arricchito le valigie dei dj di mezzo mondo. Una musica dalle spiccate prospettive danzerecce, una miscela dirompente che attraverso speziati arrangiamenti consente di liberare un energia vitale.

Dopo aver battuto in lungo e in largo la penisola i sei salentini pubblicano l’album di debutto “Da Funk Machine” – distribuito in esclusiva da Goodfellas - uno squarcio solare nell’imminente stagione invernale. Dalla rilettura in salsa acid-jazz del classico dei Doors Roadhouse Blues – loro primo singolo, qui prontamente ribattezzato Roadhouse Funk – all’essenziale groove di basso di Money dei Pink Floyd, qui rinvigorita dal lavoro di cesello dei fiati. Il beat in levare di Bob Marley I Shot The Sheriff fa da contraltare alle ficcanti rivisitazioni di Bulls On Parade e Killing In The Name dei californiani Rage Against The Machine. L’altro pezzo forte – corredato da clip video – è Smooth Criminal di Michael Jackson, il cui ritmo ossessivo è già uno dei punti di forza del disco. Detto di una puntuale With My Own Two Hands di Ben Harper il disco si chiude con l’unica traccia cantata – da Marta De Giuseppe – una Whole Lotta Love dei Led Zeppelin che sembra davvero un ordigno ad orologeria, con quelle sue figure ritmiche e quei break mozzafiato. Da Funk Machine è esattamente quello che il titolo promette, un campionario di moderna musica da ballo.

http://www.bundamove.com/

http://www.youtube.com/bundamove

http://www.facebook.com/bundamove - Elcolle


Discography

EP - BUNDAMOVE - Da Funk Machine

Photos

Bio

The BUNDAMOVE is a project born in December 2009 in which funk is dressed with the typical beats, riffs and the relentless groove that carry us back to the vintage musical scene from the 60's and the 70's. Emanuele "Manufunk" Pagliara (guitar), Marco "DonSkal" Calabrese (keyboards) Michele "Mike" Minerva (bass), Antonio "Dema" De Marianis (drums), Alessandro Nocco (sax) and Gabriele Blandini (trumpet), musicians that collaborate with bands such as Roy Paci & Aretuska, Boom Da Bash & the CoolSteppers, Anansi, Steela, discover the charm to turn great classical hits from the pop or rock scene, or reggae music into groovy funky tunes, that can make even the most timid person move and dance! The six Salento guys (Salento is the region where they live in Italy), quickly start performing all over Italy and meet the approval of the critics and the public. Their first record production "Da Funk Machine" is available in all the music stores and also on i-Tunes, distributed by Goodfellas, advanced by their first single "Roadhouse Blues", a masterpiece by the The Doors, followed by a videoclip directed by Marco Mazzotta who also worked on the second single videoclip "Smooth Criminal".