David Buzzi
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"Un concerto per Sognare"

È stato un grande concerto, ricco di emozioni e di altissima intensità, quello tenuto da Davide Buzzi ad Olivone lo scorso 28 luglio ed il cantautore bleniese e la sua Band hanno saputo trascinare tutti presenti all’interno di un’atmosfera carica di passione e a tratti sognante. L’entrata in scena di Davide e dei piemontesi Almaplena (che si sono presentati sul palco ad uno ad uno) è stata salutata con grande calore, così come le prime battute del loro show che si è aperto con una versione rimaneggiata de “La borsa degli scudi”, con Davide nascosto da un lunghissimo mantello nero come a voler interpretare la corruzione che contribuisce a far perdere i pezzi a questo nostro mondo. Sin dall’inizio si susseguono le canzoni del suo ultimo CD “Perdo i pezzi” con Max Lazzarato e Roberto Baralis (rispettivamente alle chitarre e al basso) che si lanciano in corse sfrenate al centro del palco. La scenografia, ricca di luci e programmata ad effetto, è da brivido, la band è all’altezza della situazione e anche la potenza del suono, scandita senza esitazioni dal batterista Andrea Finotti, da sicurezza a tutti i componenti e fa si che l’energia di Buzzi possa tracimare in tutta la sua irruenza, come in “Ufficio oggetti smarriti” o in “Scordati di me”, ma anche con dolcezza come nella delicata rock ballad “È sera…” (dedicata al grande poeta Federico García Lorca, ucciso dai franchisti a Víznar il 18 agosto 1936), tra l’altro proposta con il supporto di un bellissimo video tratto da un lavoro del regista locarnese Michel Beltrami (presente in sala), proiettato sullo schermo gigante a bordo palco. L’estroso tastierista Maurizio Casciano riesce poi a caricare ulteriormente tutta l’atmosfera, portando il pubblico a navigare in un sogno fatto di colori e di magie. Dietro ci sono la brava cantante sarda Daniela Grussu e la giovanissima Karien Buzzi che con i loro cori contribuiscono a confezionare un pacchetto musicale completo, piacevole e perfetto.
E davanti? Davanti Davide Buzzi trasmette intense vibrazioni con la sua voce, a volte ruvida altre più morbida, forse non sempre perfetta ma proprio per questo ancora più trascinante ed emozionante, ed il pubblico risponde cantando i pezzi più conosciuti del suo ultimo album, soprattutto i brani dialettali e la splendida “Ballata di Lorena”.
Poi i testi, tutti piccoli racconti molto belli che si rivelano estremamente importanti per questo cantautore, che forse sarebbe meglio definire un poeta sensibile, un artista raffinato e colto, abilissimo nella scrittura come pure nel legare le parole agli accordi in modo semplice ma efficace.
Nessun playback per Davide Buzzi, e lo ha ben dimostrato nella proverbiale prova del nove del live, metabolizzata nel modo migliore e ben armonizzata nel contesto dei tipici tratti distintivi del suono della sua band piemontese, con un’interpretazione non certo insignificante o manieristica, e quasi sempre senza forzature.
Alla fine giustamente la magia delle canzoni di Davide ha il sopravvento e la parte finale dello spettacolo è veramente da brivido con la già citata ”Ballata di Lorena”, “ Vuröss” e una particolare e molto sentita versione di “Ul vegèt di mariunètt”, che Davide ha voluto dedicare al fisarmonicista Bellinzonese Marco Fratantonio, scomparso a soli 35 anni lo scorso 5 luglio.
In seguito sono stati gli Almaplena prendere in mano le redini della scena, con il loro spettacolo dedicato alle canzoni più belle degli ultimi trent’anni, tutte riarrangiate e reinterpretate, facendo divertire e cantare i presenti per ulteriori due ore.
- Radio Odeon Hit Station - Italy


"Cinque domande a Davide Buzzi"

Domanda:
Davide, tu sei di origini svizzere, eppure tu scrivi e canti in italiano e in dialetto lombardo…

Davide:
Vedi, io sono nato e cresciuto in Valle di Blenio, nel Cantone Ticino. In Ticino si parla dialetto ed italiano e la nostra regione è praticamente incastrata all’interno della Lombardia. Siamo Svizzeri a tutti gli effetti ma parliamo l’italiano. Poi bisogna considerare che in Svizzera le lingue nazionali ufficiali sono 4, tedesco, francese, italiano e romancio. Io, viste le mie origini italofone, ho sempre difeso la mia cultura latina e non ho mai voluto cedere alle influenze esterne che impongono l’inglese come idioma “mantello”. Inoltre ho sempre rivolto la mia carriera artistica verso l’Italia, anche se in questi ultimi anni ho sviluppato molti contatti internazionali ed ho iniziato a scrivere anche per artisti australiani, svedesi, americani, ecc.

Domanda:
Il tuo sogno, lo hai sempre detto, è quello di salire sul palco del Festival di Sanremo. Ma come svizzero, allo stato del regolamento attuale, questa possibilità ti sarebbe esclusa…

Davide:
Sanremo è una manifestazione sempre criticata da artisti e stampa. Eppure è innegabile che si tratti di una grande vetrina, la più importante nel panorama della musica italiana. Logico quindi che quasi tutti vogliano calcare questo palco prestigioso ma anche spietato, che nello spazio di poche ore può decretare il successo o la fine di un artista. Si è vero, sogno Sanremo da sempre, mi piacerebbe partecipare ad un Festival e ritengo ingiusto che un artista non italiano non possa concorrere.
Per me però questo problema non si porrebbe perché da molti anni sono in possesso pure della nazionalità italiana. Almeno da questo lato per me Sanremo sarebbe possibile, dobbiamo solo trovare chi vuole scommettere sul mio personaggio… ;-)

Domanda:
Il tuo nuovo CD si intitola “Perdo i pezzi”. Un lavoro tipicamente cantautorale ma dai toni e dalle sonorità molto rock. Perché questo titolo?

Davide:
Perdo i pezzi è ispirato a numerosi fattori, non esclusa nemmeno la situazione mondiale attuale, un Mondo che sta perdendo i pezzi a tutti gli effetti. Inoltre gli argomenti trattati nelle canzoni di questo album vogliono far riflettere su molti aspetti della vita quotidiana, a volte in modo serio, a volte con toni più liberi e scherzosi. In più Buzzi fa rima con… pezzi… :-))

Domanda:
C’è una canzone in questo CD che curiosamente si intitola “Ufficio ogetti smarriti”, con oggetti senza una “g”. Perché?

Davide:
“Ufficio ogetti smarriti” è nata con le due g regolarmente al loro posto. Infatti anche nel testo si può notare che oggetti è sempre stato scritto con le due “g”. Ma, seguendo la filosofia del titolo del CD, “Perdo i pezzi”, e visto anche che la canzone porta il titolo di questo famoso ufficio, il fantasmino che circola all’interno di questo album ha pensato di provocatoriamente far perdere un pezzo agli oggetti del titolo della canzone, che così è diventata “Ufficio ogetti smarriti”. La “g” mancante potete andarla a cercare all’Ufficio oggetti smarriti 

Domanda:
A questo CD hanno collaborato diversi artisti internazionali di una certa importanza, fra i quali il cantautore italiano Leandro Barsotti ed il Country Man australiano Jason Kemp, e sono stati coinvolti studi d’incisione di vari paesi. Un grosso dispendio di mezzi per un artista indipendente ed autoprodotto, seppure supportato da diversi sponsor…

Davide:
Intanto approfitto dell’occasione per ringraziare tutti gli sponsor, tra i quali SwissLos e Blenio Turismo, che con la loro sensibilità hanno contribuito in modo decisivo alla realizzazione di questo CD.
Credo che un artista può crescere e migliorare solo con il confronto con altri personaggi provenienti da realtà, esperienze ed ambienti diversi. Il fatto che Leandro Barsotti, Jason Kemp, Joe Hansson ed altri artisti abbiano voluto lasciare un segno nel mio lavoro per me significa molto, vuol dire che quanto sto facendo è apprezzato e che la mia strada è quella giusta. Ora tocca all’industria discografica accorgersi del mio personaggio e della bontà del mio lavoro, cosa non evidente, visti i tempi che corrono…

- Festival News - Sanremo (Italy)


Discography

1993; Da grande - CD - Pony Record
1998; Il Diavolo Rosso - CD - Pony Record
2004; Ed io correvo - CD - Pony Record
2006; Perdo i pezzi - CD - Pony Record

Photos

Bio

David Buzzi (Davide Buzzi) was born on December 31, 1968 in Aquila, a little town in Blenio Valley, Switzerland.
In 1982 he worked as an actor in the film Nelo Risi. In 1989 he worked as a DJ at a small private radio station and began his career as a singer, at first singing in some rock bands and then as singer and songwriter.
In 1991 David was a finalist in a competition organized by Swiss television TSI with the song “Lettera dal carcere,” which included as part of a CD compilation.
In 1993 he produced his first CD “Da grande”.
In 1994 Swiss Television TSI produced a documentary about Romaneschi (a character who is in one of his songs) and he and this documentary were shown on 14 European channels for the Magazine Alice.
In 1997 he won second place at the “Festival di Lissone” with his song “Vuross,” which also won a special prize for the best lyrics.
In 1998 he recorded his second CD “Il Diavolo Rosso: Romaneschi”. This time David worked with a variety of musicians, including the Finnish rock band, Leningrad Cowboys. The same year he won the “Festival di Lissone” with the song “Ul Veget di Mariunet” and received a special prize for the best lyrics and music. In July 1999 he went on tour in Sweden with the Swedish band “Mad Max”.
In October 2000 he went to Italy to receive a special prize “Premio San Bonifacio 2000”. In May 2003 in Sanremo he received the prestigious international prize “Myrta Gabardi” for the Talenti e Voci internazionali.
In 2004 in USA and Australia is solded a cd titled “Ed io correvo..” It is a Cd including old and new songs of the songwriter from Switzerland.
The Cd and the song “Vuröss” is included in the KAM Compilation 2006 and entered in the playlist of differents radio in Australia and in USA, where arrived near the first place.
“Vuröss” had a big success in the website www.mp3.com.au, where entered in the top 100 more played and downloded songs.
In 2005, after some years spended in tournee in Europe (Davide has played in Sweden, Switzerland; Italy and ex Yugoslavia) was an art director in a benefit project “Together For a Smile”, a CD compilation where has played artists from all part of the World. The CD had been realized to help “Fondazione Elisa” of Locarno (Switzerland), a Fondation who helps children who have heavy diseases and their families.
The song “Caruso Bar” singed with the swedish songwriter Joe Hansson in the website www.mp3.com.au where arrived at the 10° place in the parade Pop/Rock, more played and downloded songs.
In 2006 arrives the new CD to Davide Buzzi titled “Perdo i pezzi”, where many international artists have worked. The CD has recorded at the Loto Studio of Filetto(RA) to Gianluca Lo Presti and masterizzated to Creative Mastering of Forlì to Stefano Cappelli.

The new ""PERDO I PEZZI International Tour" has departed in the month of December 2006 from Acquarossa (Switzerland) and it will go to Europe.

Management:
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Tel. ++41/(0)78 - 602 85 56 - - Fax ++41/(0)91 - 871 29 78 - - e-mail: dapproduction@ticino.com