Enzo Favata

Enzo Favata e i Tenores di Bitti, improvvisazione e pathos

Il sassofonista Enzo Favata è sardo, e chi segue le vicende del nostro jazz sa che la sua isola è sempre stata all' avanguardia nella ricerca di un territorio comune fra le proprie tradizioni e l' improvvisazione di matrice afroamericana. The New Village fa esplicito riferimento a un antico disco di Marcello Melis, The New Village On The Left, che giustapponeva questi due elementi con effetti suggestivi. Nel frattempo l' argomento è stato ampiamente approfondito, e proprio l' album di Favata è un bell' esempio dei risultati raggiunti. Il suo sestetto, in cui spicca la tromba di Riccardo Pittau, interagisce con i Tenores di Bitti su temi che emergono dalla memoria profonda della musica sarda proiettandosi nella logica «globalizzata» dell' attualità, torcendo in modo toccante il pathos antico dell' isola. È un modo per conservare, e forse rendere universali, i valori fondanti di questa straordinaria cultura. Claudio Sessa * * * Enzo Favata THE NEW VILLAGE (Il manifesto)

Sessa Claudio


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(26 agosto 2007) - Corriere della Sera


- Claudio Sessa

Concerto The New Village al Festival Jazz di

Si è esibito di fronte a un pubblico folto il New Village, tentetto di Enzo Favata che include (ed ha come fulcro della proposta musicale) i Tenores di Bitti.
Il progetto, anche nel recente CD uscito per le edizioni musicali del manifesto, ha grande suggestione, perché ruota attorno a una musica senza tempo come quella della tradizione vocale sarda, ma anche le personalità genuine ed entusiaste dei cantanti popolari, che in alcuni momenti hanno anche ballato e che in ogni momento hanno rimesso al centro dello spettacolo le radici ancestrali della musica stessa. Gli eccellenti musicisti diretti da Favata hanno colto le suggestioni offerte dal quartetto di cantanti e le hanno rielaborate, aggiornate, stravolte positivamente, seguendone sempre da presso temi e atmosfere - Neri Pollastri

THE NEW VILLAGE, tra free jazz e i Tenores di BItti

"...Viaggia sicuro The New Village, toccando sponde di tutti gli angoli del mondo: l'improvvisazione del free cede il passo, sfumando lentamente, alle voci possenti dei tenores, costruendo atmosfere sonore originali. in uno scambio continuo prendono piede nuovi percorsi sospesi tra scoppi improvvisi di musica e canti antichissimi appena sussurrati..." - francesca ortalli

"...si tratta dell'incontro di due atmosfere ben radicate nell'anima di questo ensemble eterogeneo di strumentisti e vocalist, quella popolare che trova linfa nella cultura millenaria della Sardegna e quella sperimentale che nasce da ambienti cittadini. La parte strumentale predomina con i suoi cambi e le divagazioni, portandoci in cielo, poi il canto corale ci riconduce alla terra e alla materialità delle esperienze". - edoardo frassetto

"Sassofonista e polistrumentista sardo tra i più attivi e conosciuti nel panorama italiano e internazionale, Enzo Favata persegue da anni una ricerca che coniuga tradizione, innovazione e commistione sperimentale tra linguaggi e culture musicali differenti. "The New Village" - terza tappa di un percorso sonoro cominiciato nel 1997 con "Voyage en Sardaigne" e proseguito con "Made in Sardinia" del 2003, che lo stesso musicista titola come "tradizione in transizione" - è un concept-album che unisce sonorità diverse, elettronica, polifonia tradizionale sarda e armonie del jazz contemporaneo e in cui il sax tenore del leader è accompagnato da una formazione articolata (dieci elementi tra cui le voci dei Tenores di Bitti). Musica d'insieme che fonde, tramite accurate dissolvenze e miscele, etnicità e improvvisazioni strutturate, lampi free e campionatori, ed è capace di generare un suono complessivo muscolare, intenso e originale. ...Favata omaggia gli anni '70 e il sogno di liberta', anche musicale, che portarono, rileggendo la tradizione senza snaturarla, come solo gli innovatori veri e capaci riescono a fare". - MDF

"Personaggio interessante Enzo Favata, con quel suo essere sardo e anche un pò siciliano, jazzista, ma non del tutto, non solo. Musicista viscerale, però, e di indole onesta. Innamorato della black music, di Coltrane e del free, quanto almeno rispettosamente legato alla cultura musicale sarda...c'è bella musica in questo disco, c'è equilibrio e personalità. In sintesi c'è ricchezza di idee...è giusto renderne merito all'autore ... il suo sax tenore è uno dei più bei suoni attualmente in circolazione". - antonello oliva

"I jazzisti sardi si sono spesso legati al formidabile retaggio culturale dell'isola, ma chi più alacremente di Favata sta scavando il filone? Da tale operazione decennale, il sassofonista algherese ritorna ad una immersione quasi totale in una delle più tipiche tradizioni sarde, il canto dei tenores. Qui sono quelli di Bitti con gemme di un antico repertorio, da Favata elaborate con sensibilità e da loro espresse con fine qualità... Il sax del leader emerge spesso, ma senza prevaricare su un ambiente così idelamente definito, tra orgoglio e nostalgia ...". - gian mario maletto