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"Cherry Lips"

Quattro ragazze italiane innamorate del più schietto e ruvido rock’n’roll? Possibile? Finalmente sì grazie al debutto delle Cherry Lips. Dieci canzoni, dieci ritornelli da cantare e ballare come ai tempi dei T-Rex e degli Sweet. Bubblegum glam rock’n’roll come non se ne sentiva davvero da troppo tempo. Dead Or Alive? (are You) è la nuova Ballroom Blitz con Stefy che canta sicura con piglio sbarazzino come solo Joan Jett sapeva fare. È un disco che mantiene intatto l’odore acre del sudore che domina una qualsiasi sala prove dopo due ore: Right Now è lì per questo, a ricordarvi che certe canzoni vanno non solo ascoltate, ma vissute con tutti i sensi, senza esclusioni.

Mean Hot And Nasty, Heartbreaker e la cover di Cindy Lauper Gilrs Just Wanna Have Fun sono così “classiche” che sembra impossibile che a suonarle siano quattro ragazze poco più che ventenni. E' come se avessero fatto una vera e propria indigestione di tutto quello che il rock dovrebbe rappresentare per poi “vomitarlo” in faccia al pubblico con l’irruenza, l’aggressività e la determinazione necessaria. Che bel debutto. Brave! - RockLab


"Cherry Lips"

Quattro ragazze italiane innamorate del più schietto e ruvido rock’n’roll? Possibile? Finalmente sì grazie al debutto delle Cherry Lips. Dieci canzoni, dieci ritornelli da cantare e ballare come ai tempi dei T-Rex e degli Sweet. Bubblegum glam rock’n’roll come non se ne sentiva davvero da troppo tempo. Dead Or Alive? (are You) è la nuova Ballroom Blitz con Stefy che canta sicura con piglio sbarazzino come solo Joan Jett sapeva fare. È un disco che mantiene intatto l’odore acre del sudore che domina una qualsiasi sala prove dopo due ore: Right Now è lì per questo, a ricordarvi che certe canzoni vanno non solo ascoltate, ma vissute con tutti i sensi, senza esclusioni.

Mean Hot And Nasty, Heartbreaker e la cover di Cindy Lauper Gilrs Just Wanna Have Fun sono così “classiche” che sembra impossibile che a suonarle siano quattro ragazze poco più che ventenni. E' come se avessero fatto una vera e propria indigestione di tutto quello che il rock dovrebbe rappresentare per poi “vomitarlo” in faccia al pubblico con l’irruenza, l’aggressività e la determinazione necessaria. Che bel debutto. Brave! - RockLab


"Rockin Girls"

Le Cherry Lips nascono nel 2005 tra i banchi di un liceo scientifico veronese per volontà di Stefy e Karima, dopo vari cambi di formazione arrivano a completare la formazione Serena e Elisa.

Questo cd omonimo è il loro album di debutto ed esce sotto etichetta Andromeda Relix in una prima tiratura limitata in versione cartonata.

Gruppo all female alle prese con un genere musicale come l'hard rock/glam metal, non è poi un fenomeno cosi raro, basti pensare alle americane Vixen, le inglesi Girlschool, sicuramente le capostipiti delle band all female, le canadesi Kittie e poi le svedesi Crucified Barbara, le greche Astarte, anche se fanno black metal, infine come non ricordare le punk The Runaways, ma qui parliamo di storia.

Sicuramente le Cherry Lips sono il primo gruppo italiano all female a suonare hard rock e ad incidere un lavoro sotto contratto.

Il gruppo vanta nelle proprie file la figlia dello scrittore inglese, ormai trapiantato in Italia da diversi anni, Tim Parks, ed esattamente Stefania Parks.

Il lavoro è composto da nove brani originali, scritti in vari periodi della vita del gruppo, e una cover del brano di Cyndi Lauper "Girls just wanna have fun".

Brani, che come dicevamo sono stati scritti in vari periodi della vita del gruppo, come "Mean hot and nasty", "On my own", "Race is on" e "Haunted", scritte ancora nel periodo "scolastico" del gruppo. Considerate che le fondatrici del gruppo, Stefania e Karima hanno rispettivamente 20 e 19 anni.

Brani che nonostante la giovane età del gruppo denotano già una maturità a livello compositivo e tanto ascolto di gruppi storici dell'hard rock/metal, l'assolo di "Race is on" ricorda un po' troppo un riff dei Kiss.

Maturità che si è andata perfezionando e migliorando con l'esperienza e con il passare degli anni, arrivando a brani molto accattivanti, nella piena tradizione hard rock, come "Shadow".

Splendida la cover di Cyndi Lauper, Stefania riesce a calarsi pienamente nella parte arrivando a "imitare" Cyndi quasi alla perfezione.

Molto bella la conclusiva "Narcissus", dove le Cherry Lips induriscono leggermente le sonorità, proponendoci un brano "deciso" e "delicato" allo stesso tempo.

In conclusione siamo di fronte ad un gruppo molto preparato, nonostante la loro giovane età, che ha le carte in regola per migliorare notevolmente e diventare un punto di riferimento per l'hard rock in Italia e nel mondo.

C'è solo un piccolo difetto, ma facilmente migliorabile, nelle varie composizioni ogni tanto c'è un leggero "sconfinamento" verso una melodia esagerata e una vena un po' "commerciale". Le Cherry Lips dovrebbero cercare di rendere un po' più "hard" il loro suono come ben riescono in "Dead or Alive?", "Right now!" e la conclusiva "Narcissus".

Comunque promosse con ottimi voti e lavoro consigliato a tutti.

Complimenti! - Metal Zone


"Rockin Girls"

Le Cherry Lips nascono nel 2005 tra i banchi di un liceo scientifico veronese per volontà di Stefy e Karima, dopo vari cambi di formazione arrivano a completare la formazione Serena e Elisa.

Questo cd omonimo è il loro album di debutto ed esce sotto etichetta Andromeda Relix in una prima tiratura limitata in versione cartonata.

Gruppo all female alle prese con un genere musicale come l'hard rock/glam metal, non è poi un fenomeno cosi raro, basti pensare alle americane Vixen, le inglesi Girlschool, sicuramente le capostipiti delle band all female, le canadesi Kittie e poi le svedesi Crucified Barbara, le greche Astarte, anche se fanno black metal, infine come non ricordare le punk The Runaways, ma qui parliamo di storia.

Sicuramente le Cherry Lips sono il primo gruppo italiano all female a suonare hard rock e ad incidere un lavoro sotto contratto.

Il gruppo vanta nelle proprie file la figlia dello scrittore inglese, ormai trapiantato in Italia da diversi anni, Tim Parks, ed esattamente Stefania Parks.

Il lavoro è composto da nove brani originali, scritti in vari periodi della vita del gruppo, e una cover del brano di Cyndi Lauper "Girls just wanna have fun".

Brani, che come dicevamo sono stati scritti in vari periodi della vita del gruppo, come "Mean hot and nasty", "On my own", "Race is on" e "Haunted", scritte ancora nel periodo "scolastico" del gruppo. Considerate che le fondatrici del gruppo, Stefania e Karima hanno rispettivamente 20 e 19 anni.

Brani che nonostante la giovane età del gruppo denotano già una maturità a livello compositivo e tanto ascolto di gruppi storici dell'hard rock/metal, l'assolo di "Race is on" ricorda un po' troppo un riff dei Kiss.

Maturità che si è andata perfezionando e migliorando con l'esperienza e con il passare degli anni, arrivando a brani molto accattivanti, nella piena tradizione hard rock, come "Shadow".

Splendida la cover di Cyndi Lauper, Stefania riesce a calarsi pienamente nella parte arrivando a "imitare" Cyndi quasi alla perfezione.

Molto bella la conclusiva "Narcissus", dove le Cherry Lips induriscono leggermente le sonorità, proponendoci un brano "deciso" e "delicato" allo stesso tempo.

In conclusione siamo di fronte ad un gruppo molto preparato, nonostante la loro giovane età, che ha le carte in regola per migliorare notevolmente e diventare un punto di riferimento per l'hard rock in Italia e nel mondo.

C'è solo un piccolo difetto, ma facilmente migliorabile, nelle varie composizioni ogni tanto c'è un leggero "sconfinamento" verso una melodia esagerata e una vena un po' "commerciale". Le Cherry Lips dovrebbero cercare di rendere un po' più "hard" il loro suono come ben riescono in "Dead or Alive?", "Right now!" e la conclusiva "Narcissus".

Comunque promosse con ottimi voti e lavoro consigliato a tutti.

Complimenti! - Metal Zone


"Cherry Lips: hard-rock female band per Andromeda Relix"

I recenti concerti di Crucified Barbara, McQueen e Tommys hanno ampiamente dimostrato che c’è oggi una scena rock al femminile davvero energica e anche dalle nostre parti non mancano gruppi validi. L’Andromeda Relix di Massimo Bettinazzi e Gianni Della Cioppa, label di qualità che ben conosciamo, punta sulla produzione di due pregevoli female-band, le Cellulite Star e le Cherry Lips. Del primo gruppo e dell’album “Explicit attitude”, punk-roll di scuola svedese, ne riparleremo presto. Partiamo dalle Cherry Lips, quartetto veronese composto da Stefy (voce, chitarra), Serena (batteria), Karima (basso, cori) e Serena (batteria). La line-up è attiva da quattro anni, hanno partecipato ad importanti manifestazioni come il SoundExpo di Verona e hanno vinto il LAMS Rock Contest. Il disco, prodotto da Fabio Serra, mostra inconfondibili influenze che vengono dall’hard-rock classico e inossidabile, leggi Kiss, Ac/Dc, direi anche i Cult di “Electric”, il tutto riproposto con femminilità e originalità, come fu per le mitiche Runaways. Sin dall’iniziale “Dead or alive?”, emerge il riff diretto e contagioso, la sezione ritmica compatta e la voce determinata. Dieci tracce da ascoltare una dopo l’altra, una sola cover, la scelta è azzeccata, “Girls just wanna have fun”, dove il classico di Cindy Lauper viene elettrificato a dovere. Come a dire, le ragazze vogliono divertirsi ma fanno anche sul serio! Da segnalare la simpatica confezione glamour, con cd a forma di vinile e foto-cartoline delle Cherry Lips. - Musical News


"Cherry Lips: hard-rock female band per Andromeda Relix"

I recenti concerti di Crucified Barbara, McQueen e Tommys hanno ampiamente dimostrato che c’è oggi una scena rock al femminile davvero energica e anche dalle nostre parti non mancano gruppi validi. L’Andromeda Relix di Massimo Bettinazzi e Gianni Della Cioppa, label di qualità che ben conosciamo, punta sulla produzione di due pregevoli female-band, le Cellulite Star e le Cherry Lips. Del primo gruppo e dell’album “Explicit attitude”, punk-roll di scuola svedese, ne riparleremo presto. Partiamo dalle Cherry Lips, quartetto veronese composto da Stefy (voce, chitarra), Serena (batteria), Karima (basso, cori) e Serena (batteria). La line-up è attiva da quattro anni, hanno partecipato ad importanti manifestazioni come il SoundExpo di Verona e hanno vinto il LAMS Rock Contest. Il disco, prodotto da Fabio Serra, mostra inconfondibili influenze che vengono dall’hard-rock classico e inossidabile, leggi Kiss, Ac/Dc, direi anche i Cult di “Electric”, il tutto riproposto con femminilità e originalità, come fu per le mitiche Runaways. Sin dall’iniziale “Dead or alive?”, emerge il riff diretto e contagioso, la sezione ritmica compatta e la voce determinata. Dieci tracce da ascoltare una dopo l’altra, una sola cover, la scelta è azzeccata, “Girls just wanna have fun”, dove il classico di Cindy Lauper viene elettrificato a dovere. Come a dire, le ragazze vogliono divertirsi ma fanno anche sul serio! Da segnalare la simpatica confezione glamour, con cd a forma di vinile e foto-cartoline delle Cherry Lips. - Musical News


"Interview With Stephy"

l rock’n’roll è un tipo di musica “sanguigno” e capace di emozionare, che nonostante lo scorrere del tempo mantiene integro quel fascino che ha conquistato diverse generazioni di appassionati. Questo discorso può forse sembrare stereotipato o retorico, ma quando una band imbracciando gli strumenti riesce a contagiare gli ascoltatori con un po’ di quel sentimento e di quella carica che il rock’n’roll ha a sua volta trasmesso loro… be’, a quel punto si può parlare di lavoro riuscito. Se poi si tratta di quattro donzelle siamo ancora più felici. Non potevamo, quindi, restare indifferenti alle Cherry Lips, la cui cantante Stefy ha soddisfatto ogni nostra curiosità.


Come e quando si è formata la band?

La band si è formata nel 2005, io e Karima però già progettavamo un gruppo femminile fin dalla prima liceo, quando abbiamo scoperto l’hard rock! Non ho mai creduto fino in fondo ai gruppi misti… Le ragazze hanno esigenze espressive proprie, che spesso scandalizzano i giovani maschi.

Perchè avete scelto Cherry Lips come nome?

“Cherry Lips...” mi sfuggì di bocca, quando, per l'ennesima volta mi venne richiesto il nome del gruppo per stampare i volantini per un concerto, certo non è il massimo ma quelle paroline in qualche modo hanno bloccato ogni altra proposta più sensata.

Ti va di tracciare un breve ritratto delle tue compagne di avventura?

Karima ed io abbiamo fatto il liceo insieme, la considero una sorella, abbiamo condiviso tutto. Lei è decisamente la più estroversa del gruppo, la più sexy e col maggior numero di fan! Serena è una batterista pura e dura… anche se a vederla non si direbbe! Con lei ho un intesa musicale fantastica. Elisa la conosco da poco, è pignola e sempre pronta a trovare il pelo nell’uovo… una perfezionista. È grazie a lei che siamo riuscite a ricompattare il gruppo dopo l’improvviso cambio di line up a metà disco!

Citate AC/DC, Aerosmith e The Who fra le vostre influenze; ce ne sono altre? Quali i vostri attuali ascolti?

Le influenze sono sempre innumerevoli e varie, dai T-Rex e gli Stooges, ai Mötley Crüe e gli Iron Maiden, i Free, i Beatles, i Rolling Stones, i Ramones e tanti tanti altri! Io momentaneamente sto ascoltando Tina Turner, Roxette e Abba… possiamo dire che sono in fase… melodica!

Come avete trovato il contratto con la Andromeda Relix?

Abbiamo conosciuto Gianni di Andromeda Relix ad un nostro concerto, era venuto ad ascoltarci perché aveva sentito parlare bene di noi e live gli siamo sicuramente piaciute.

Vorrei farvi i complimenti per il packaging del cd, davvero simpatico e particolare. Di chi è stata l'idea?

Un po’ nostra e un po’ del designer che ci ha seguite.

Come mai avete scelto come cover un pezzo pop di Cindy Lauper, "Girls Just Wanna Have Fun", piuttosto che un brano più classicamente hard/heavy, e quindi più vicino al vostro stile?

Semplicemente perché la cover va riarrangiata e proposta nel proprio genere!
Non era il caso semplicemente di suonare un brano dei Mötley Crüe o dei Kiss, ma di rivedere totalmente un brano che interpreta perfettamente il nostro stile di vita pur non essendo del nostro genere.

Quanto conta l'immagine per le Cherry Lips?

L’immagine conta molto, e non solo per le Cherry Lips (si pensi ai Kiss, a tutto il filone del glam rock e qualsiasi artista moderno). Ricordiamoci che il rock non è solo musica ma anche spettacolo, l’immagine fa parte dello spettacolo.

Mi ha colpito l'inusuale look, specialmente da parte tua, più vicino ad altre correnti della musica che al rock. Come mai avete fatto una scelta di questo genere?

Girls Just Wanna Have Fun! Ci piace vestirci così carissimo, fa parte del grandissimo rock’n’roll party che si tiene ad ogni nostro show!

Com'è la situazione live a Verona? Riuscite a suonare con facilità oppure, visto che proponete pezzi vostri, anche lì è un casino come nel resto d'Italia?

La situazione è buona per gruppi che fanno pezzi originali, sono pochi i locali che esigono cover band. Ma non sembra ancora entrare nella mente degli italiani che creare un repertorio di brani propri, incidere un disco, preparare uno spettacolo ed eseguirlo è un lavoro full time.

Girando per il web ho visto che a Verona ci sono un sacco di gruppi: quali i più interessanti secondo te, Cherry Lips escluse?

Ci sono gruppi interessanti per ogni genere e gusto dai Bullfrog (blues-rock), ai Canadians (indie), ai nostri vincitori di San Remo i Sonhora.


È difficile gestire una all-female band? Mi spiego meglio: la gente viene ai vostri concerti e vi ascolta in quanto band o in quanto donne? Si sentono spesso commenti negativi, specie da parte di altri musicisti magari invidiosi, su questioni tecniche e cose di questo tipo quando c’è di mezzo un gruppo al femminile...

Già, questi discorsi capitano spesso e non solo in ambito musicale, sinceramente a noi non interessa molto il motivo per cui il pubblico viene a sentirci, anzi ci piace stupirli!

Q - Roxx Zone


"Interview With Stephy"

l rock’n’roll è un tipo di musica “sanguigno” e capace di emozionare, che nonostante lo scorrere del tempo mantiene integro quel fascino che ha conquistato diverse generazioni di appassionati. Questo discorso può forse sembrare stereotipato o retorico, ma quando una band imbracciando gli strumenti riesce a contagiare gli ascoltatori con un po’ di quel sentimento e di quella carica che il rock’n’roll ha a sua volta trasmesso loro… be’, a quel punto si può parlare di lavoro riuscito. Se poi si tratta di quattro donzelle siamo ancora più felici. Non potevamo, quindi, restare indifferenti alle Cherry Lips, la cui cantante Stefy ha soddisfatto ogni nostra curiosità.


Come e quando si è formata la band?

La band si è formata nel 2005, io e Karima però già progettavamo un gruppo femminile fin dalla prima liceo, quando abbiamo scoperto l’hard rock! Non ho mai creduto fino in fondo ai gruppi misti… Le ragazze hanno esigenze espressive proprie, che spesso scandalizzano i giovani maschi.

Perchè avete scelto Cherry Lips come nome?

“Cherry Lips...” mi sfuggì di bocca, quando, per l'ennesima volta mi venne richiesto il nome del gruppo per stampare i volantini per un concerto, certo non è il massimo ma quelle paroline in qualche modo hanno bloccato ogni altra proposta più sensata.

Ti va di tracciare un breve ritratto delle tue compagne di avventura?

Karima ed io abbiamo fatto il liceo insieme, la considero una sorella, abbiamo condiviso tutto. Lei è decisamente la più estroversa del gruppo, la più sexy e col maggior numero di fan! Serena è una batterista pura e dura… anche se a vederla non si direbbe! Con lei ho un intesa musicale fantastica. Elisa la conosco da poco, è pignola e sempre pronta a trovare il pelo nell’uovo… una perfezionista. È grazie a lei che siamo riuscite a ricompattare il gruppo dopo l’improvviso cambio di line up a metà disco!

Citate AC/DC, Aerosmith e The Who fra le vostre influenze; ce ne sono altre? Quali i vostri attuali ascolti?

Le influenze sono sempre innumerevoli e varie, dai T-Rex e gli Stooges, ai Mötley Crüe e gli Iron Maiden, i Free, i Beatles, i Rolling Stones, i Ramones e tanti tanti altri! Io momentaneamente sto ascoltando Tina Turner, Roxette e Abba… possiamo dire che sono in fase… melodica!

Come avete trovato il contratto con la Andromeda Relix?

Abbiamo conosciuto Gianni di Andromeda Relix ad un nostro concerto, era venuto ad ascoltarci perché aveva sentito parlare bene di noi e live gli siamo sicuramente piaciute.

Vorrei farvi i complimenti per il packaging del cd, davvero simpatico e particolare. Di chi è stata l'idea?

Un po’ nostra e un po’ del designer che ci ha seguite.

Come mai avete scelto come cover un pezzo pop di Cindy Lauper, "Girls Just Wanna Have Fun", piuttosto che un brano più classicamente hard/heavy, e quindi più vicino al vostro stile?

Semplicemente perché la cover va riarrangiata e proposta nel proprio genere!
Non era il caso semplicemente di suonare un brano dei Mötley Crüe o dei Kiss, ma di rivedere totalmente un brano che interpreta perfettamente il nostro stile di vita pur non essendo del nostro genere.

Quanto conta l'immagine per le Cherry Lips?

L’immagine conta molto, e non solo per le Cherry Lips (si pensi ai Kiss, a tutto il filone del glam rock e qualsiasi artista moderno). Ricordiamoci che il rock non è solo musica ma anche spettacolo, l’immagine fa parte dello spettacolo.

Mi ha colpito l'inusuale look, specialmente da parte tua, più vicino ad altre correnti della musica che al rock. Come mai avete fatto una scelta di questo genere?

Girls Just Wanna Have Fun! Ci piace vestirci così carissimo, fa parte del grandissimo rock’n’roll party che si tiene ad ogni nostro show!

Com'è la situazione live a Verona? Riuscite a suonare con facilità oppure, visto che proponete pezzi vostri, anche lì è un casino come nel resto d'Italia?

La situazione è buona per gruppi che fanno pezzi originali, sono pochi i locali che esigono cover band. Ma non sembra ancora entrare nella mente degli italiani che creare un repertorio di brani propri, incidere un disco, preparare uno spettacolo ed eseguirlo è un lavoro full time.

Girando per il web ho visto che a Verona ci sono un sacco di gruppi: quali i più interessanti secondo te, Cherry Lips escluse?

Ci sono gruppi interessanti per ogni genere e gusto dai Bullfrog (blues-rock), ai Canadians (indie), ai nostri vincitori di San Remo i Sonhora.


È difficile gestire una all-female band? Mi spiego meglio: la gente viene ai vostri concerti e vi ascolta in quanto band o in quanto donne? Si sentono spesso commenti negativi, specie da parte di altri musicisti magari invidiosi, su questioni tecniche e cose di questo tipo quando c’è di mezzo un gruppo al femminile...

Già, questi discorsi capitano spesso e non solo in ambito musicale, sinceramente a noi non interessa molto il motivo per cui il pubblico viene a sentirci, anzi ci piace stupirli!

Q - Roxx Zone


"Roxx Zone"

La copertina gialla con il solo logo in bella vista spinge ad aprire il curioso ed originale digipack alla ricerca del booklet, e la prima sorpresa è proprio questa… non c'è! Al suo posto tre cartoline che ritraggono le quattro fanciulle: è impossibile non notare un look piuttosto inusuale per una rock band, specialmente per quel che riguarda la cantante e figlia d'arte Stefy (suo padre è il noto giornalista Tim Parks). Non resta che inserire il cd nel lettore: le ragazze rockano duro, ma su questo non c'era dubbio data l'etichetta che promuove l'album. L'opener "Dead Or Alive? (Are You)" fa chiarezza sul genere proposto: un hard rock di matrice classica sicuramente retrò e allo stesso tempo fresco e moderno, ma, badate bene, non modernista. La produzione, curata da Fabio Serra agli Opal Arts studio, è di pregevole fattura e mette in risalto ogni strumento, così come la bella voce di Stefy, vera e propria arma in più delle Cherry Lips. La melodia, mai sbilanciata a favore di un'ossessiva e inutile ricerca del ritornello a effetto, è una componente ben radicata all'interno del sound e contribuisce a rendere i dieci pezzi immediati e gradevoli sin dai primissimi passaggi. Ad ottimi brani come "Haunted", "Right Now", "On My Own", "Mean Hot And Nasty" e "Heartbreaker", si aggiunge una riuscita versione del classico 80iano di Cindy Lauper "Girls Just Wanna Have Fun". Un songwriting vincente e la scrupolosa cura prestata agli arrangiamenti fanno di questo disco un toccasana per tutti gli appassionati del rock al femminile stufi di ascoltare album pretenziosi e senza senso, troppo spesso immessi sul mercato con un briciolo di presunzione da parte di etichette e musiciste in gonnella. Le Cherry Lips non offrono particolari innovazioni né tecnicismi di sorta, ma il loro debut trasmette una sensazione di spensieratezza che si tramuta in puro divertimento sin dalle prime note. Che altro dire? It's only rock'n'roll e bla, bla, bla, bla…! - Roxx Zone


"Roxx Zone"

La copertina gialla con il solo logo in bella vista spinge ad aprire il curioso ed originale digipack alla ricerca del booklet, e la prima sorpresa è proprio questa… non c'è! Al suo posto tre cartoline che ritraggono le quattro fanciulle: è impossibile non notare un look piuttosto inusuale per una rock band, specialmente per quel che riguarda la cantante e figlia d'arte Stefy (suo padre è il noto giornalista Tim Parks). Non resta che inserire il cd nel lettore: le ragazze rockano duro, ma su questo non c'era dubbio data l'etichetta che promuove l'album. L'opener "Dead Or Alive? (Are You)" fa chiarezza sul genere proposto: un hard rock di matrice classica sicuramente retrò e allo stesso tempo fresco e moderno, ma, badate bene, non modernista. La produzione, curata da Fabio Serra agli Opal Arts studio, è di pregevole fattura e mette in risalto ogni strumento, così come la bella voce di Stefy, vera e propria arma in più delle Cherry Lips. La melodia, mai sbilanciata a favore di un'ossessiva e inutile ricerca del ritornello a effetto, è una componente ben radicata all'interno del sound e contribuisce a rendere i dieci pezzi immediati e gradevoli sin dai primissimi passaggi. Ad ottimi brani come "Haunted", "Right Now", "On My Own", "Mean Hot And Nasty" e "Heartbreaker", si aggiunge una riuscita versione del classico 80iano di Cindy Lauper "Girls Just Wanna Have Fun". Un songwriting vincente e la scrupolosa cura prestata agli arrangiamenti fanno di questo disco un toccasana per tutti gli appassionati del rock al femminile stufi di ascoltare album pretenziosi e senza senso, troppo spesso immessi sul mercato con un briciolo di presunzione da parte di etichette e musiciste in gonnella. Le Cherry Lips non offrono particolari innovazioni né tecnicismi di sorta, ma il loro debut trasmette una sensazione di spensieratezza che si tramuta in puro divertimento sin dalle prime note. Che altro dire? It's only rock'n'roll e bla, bla, bla, bla…! - Roxx Zone


"Girls Go Rock"

E’ uscito l’album omonimo delle Cherry Lips e devo dire che è superbo! Un disco rock puro e fresco dove la qualità delle canzoni presenti è grande e dove, già dall'apertura si possono trovare dei massicci assoli di chitarra. Dieci brani ben scritti e registrati per un disco che è un piacere riascoltare più volte. Troppe volte si sente parlare di rock quando in realtà, ci si trova di fronte a qualcosa che ha perso la sua identità per strada, bello trovare quindi, finalmente, un gruppo che fa rock classico, quello che può restare nel tempo aldilà delle mode del momento.


Il livello di energia presente in questo disco è superiore a molte altre cose che si sentono in giro, vi è un buon mix di canzoni e ritmi diversi, vi è anche una nuova versione del brano portato al successo da Cindy Lauper, “Girls just wanna have fun”… Sensibilità e competenza sono evidenti e possiamo certamente dire che chi acquisterà questo album verrà premiato con uno dei più bei album rock usciti nei primi mesi di questo 2008. Tra le singole canzoni mi sento di segnalarne due: “The race is on” e “Shadow”.

Le Cherry Lips sono:

Stefania Parks (voce/chitarra) 20 anni
Elisa Pisetta (chitarra) 23 anni
Serena Zocca (batteria) 25 anni
Karima Oustadi (bass) 19 anni

Le Cherry Lips nascono nel 2005 per volontà di Stefy e Karima tra i banchi di un liceo scientifico veronese. L’intento è preciso: quello di riuscire a formare una band interamente al femminile, giovanissima e con il sound del rock più classico (Ac/Dc, Aerosmith, The Who). Tutto rigorosamente in lingua anglosassone visto che Stefania Parks (voce e chitarra) è madrelingua inglese nonchè figlia del celebre scrittore Tim Parks.
Ma suonare pezzi originali rock da minorenni non è facile (provate a dirlo ai vostri genitori che vi regalano ancora la nuova Barbie?!). Dopo vari cambi di formazione si inserisce definitivamente Serena alla batteria mentre arriva da Trento Elisa alla chitarra solista. Il cd di debutto è pronto ad inizio 2008. Una prima tiratura limitata in versione cartonato “simil vinile” e con una serie “polaroid” delle ragazze al posto del booklet viene ora distribuita ai concerti grazie all’etichetta vintage rock Andromeda Relix.

. DEAD OR ALIVE? (ARE YOU): Questa canzone è una canzone di protesta contro coloro che non vivono, o che si rovinano la vita con infinite paranoie, coloro che non sanno scoprire nulla di positivo nella vita e inoltre pretendono che gli altri stiano ad ascoltarli e li compatiscano. Il titolo è costruito in questo modo per sorprendere; Dead or Alive si usa solitamente per indicare i ricercati (tutti ricordimo il cartello wanted dead or alive nei film western!), invece in questo caso è proprio una domanda: sei vivo o morto? 2. HAUNTED: è una canzone adolescenziale, è nata proprio nel periodo degli esami di maturità, quando tutti iniziano a chiedere chi sei, dove andrai, cosa farai, e ci si sente imbarazzati e impauriti di fronte alla vita e a tutte le possibilità che essa propone. Haunted significa perseguitato da fantasmi: i fantasmi di quello che si potrebbe diventare, di quello che si era e quello che non si è. Il testo è dunque fortemente influenzato dalle lezioni di filosofia su Sartre e Kierkegaard mentre la parte recitata verso la fine della canzone è tratta dal canto III dell’Inferno di Dante (nella traduzione in inglese di Sinclair), la descrizione della sorte degli ignavi. Nel ritornello viene invocata una forza sovrannaturale (l’ispirazione? La musica? ), che ci indichi la strada per diventare qualcuno. 3. RACE IS ON: È una delle nostre primissime canzoni, anche questa è simile a Haunted per contenuto. La gara è utilizzata come metafora della vita, non ci si può ritirare, bisogna farsi strada! 4. RIGHT NOW!: “Carpe Diem” detto con le chitarre elettriche! Il riff principale è ispirato a Tv Eye degli Stooges mentre il tema della canzone è l’incontrollabilità della vita e la necessità di agire in essa per provocare dei cambiamenti. La musica in se è nata da una jam session in sala prove, siamo partite con un riff e poco dopo la canzone era completa e da quel giorno è stata modificata solo in alcuni dettagli ma niente di più. 5. ON MY OWN: Anche on my own è una delle nostre primissime canzoni. Il tema? I ragazzi! Dal ragazzo perseguitato dalla madre che deve sapere in ogni istante dov’è e che fa, a quello che sta incollato al Pc piuttosto che vedere la morosa, al dark complessato. Vengono tutti snobbati dalla protagonista, che rivendica il suo diritto alla libertà e all’autonomia (i’m better off on my own) ma alla fin fine il suo atteggiamento diventa anche una barriera che le impedisce di amare ed essere amata. 6. MEAN HOT AND NASTY: La nostra prima canzone in assoluto! Scritta in un pomeriggio con la chitarra acustica. Il testo è molto semplice e ironico e riguarda la vita di una ragazza spregiudicata che vuole il massimo dalla vita, una “sciupa-maschi”. L’intera canzone è gioiosa, e trasmette la semplice voglia di di - Babylonobus


"Girls Go Rock"

E’ uscito l’album omonimo delle Cherry Lips e devo dire che è superbo! Un disco rock puro e fresco dove la qualità delle canzoni presenti è grande e dove, già dall'apertura si possono trovare dei massicci assoli di chitarra. Dieci brani ben scritti e registrati per un disco che è un piacere riascoltare più volte. Troppe volte si sente parlare di rock quando in realtà, ci si trova di fronte a qualcosa che ha perso la sua identità per strada, bello trovare quindi, finalmente, un gruppo che fa rock classico, quello che può restare nel tempo aldilà delle mode del momento.


Il livello di energia presente in questo disco è superiore a molte altre cose che si sentono in giro, vi è un buon mix di canzoni e ritmi diversi, vi è anche una nuova versione del brano portato al successo da Cindy Lauper, “Girls just wanna have fun”… Sensibilità e competenza sono evidenti e possiamo certamente dire che chi acquisterà questo album verrà premiato con uno dei più bei album rock usciti nei primi mesi di questo 2008. Tra le singole canzoni mi sento di segnalarne due: “The race is on” e “Shadow”.

Le Cherry Lips sono:

Stefania Parks (voce/chitarra) 20 anni
Elisa Pisetta (chitarra) 23 anni
Serena Zocca (batteria) 25 anni
Karima Oustadi (bass) 19 anni

Le Cherry Lips nascono nel 2005 per volontà di Stefy e Karima tra i banchi di un liceo scientifico veronese. L’intento è preciso: quello di riuscire a formare una band interamente al femminile, giovanissima e con il sound del rock più classico (Ac/Dc, Aerosmith, The Who). Tutto rigorosamente in lingua anglosassone visto che Stefania Parks (voce e chitarra) è madrelingua inglese nonchè figlia del celebre scrittore Tim Parks.
Ma suonare pezzi originali rock da minorenni non è facile (provate a dirlo ai vostri genitori che vi regalano ancora la nuova Barbie?!). Dopo vari cambi di formazione si inserisce definitivamente Serena alla batteria mentre arriva da Trento Elisa alla chitarra solista. Il cd di debutto è pronto ad inizio 2008. Una prima tiratura limitata in versione cartonato “simil vinile” e con una serie “polaroid” delle ragazze al posto del booklet viene ora distribuita ai concerti grazie all’etichetta vintage rock Andromeda Relix.

. DEAD OR ALIVE? (ARE YOU): Questa canzone è una canzone di protesta contro coloro che non vivono, o che si rovinano la vita con infinite paranoie, coloro che non sanno scoprire nulla di positivo nella vita e inoltre pretendono che gli altri stiano ad ascoltarli e li compatiscano. Il titolo è costruito in questo modo per sorprendere; Dead or Alive si usa solitamente per indicare i ricercati (tutti ricordimo il cartello wanted dead or alive nei film western!), invece in questo caso è proprio una domanda: sei vivo o morto? 2. HAUNTED: è una canzone adolescenziale, è nata proprio nel periodo degli esami di maturità, quando tutti iniziano a chiedere chi sei, dove andrai, cosa farai, e ci si sente imbarazzati e impauriti di fronte alla vita e a tutte le possibilità che essa propone. Haunted significa perseguitato da fantasmi: i fantasmi di quello che si potrebbe diventare, di quello che si era e quello che non si è. Il testo è dunque fortemente influenzato dalle lezioni di filosofia su Sartre e Kierkegaard mentre la parte recitata verso la fine della canzone è tratta dal canto III dell’Inferno di Dante (nella traduzione in inglese di Sinclair), la descrizione della sorte degli ignavi. Nel ritornello viene invocata una forza sovrannaturale (l’ispirazione? La musica? ), che ci indichi la strada per diventare qualcuno. 3. RACE IS ON: È una delle nostre primissime canzoni, anche questa è simile a Haunted per contenuto. La gara è utilizzata come metafora della vita, non ci si può ritirare, bisogna farsi strada! 4. RIGHT NOW!: “Carpe Diem” detto con le chitarre elettriche! Il riff principale è ispirato a Tv Eye degli Stooges mentre il tema della canzone è l’incontrollabilità della vita e la necessità di agire in essa per provocare dei cambiamenti. La musica in se è nata da una jam session in sala prove, siamo partite con un riff e poco dopo la canzone era completa e da quel giorno è stata modificata solo in alcuni dettagli ma niente di più. 5. ON MY OWN: Anche on my own è una delle nostre primissime canzoni. Il tema? I ragazzi! Dal ragazzo perseguitato dalla madre che deve sapere in ogni istante dov’è e che fa, a quello che sta incollato al Pc piuttosto che vedere la morosa, al dark complessato. Vengono tutti snobbati dalla protagonista, che rivendica il suo diritto alla libertà e all’autonomia (i’m better off on my own) ma alla fin fine il suo atteggiamento diventa anche una barriera che le impedisce di amare ed essere amata. 6. MEAN HOT AND NASTY: La nostra prima canzone in assoluto! Scritta in un pomeriggio con la chitarra acustica. Il testo è molto semplice e ironico e riguarda la vita di una ragazza spregiudicata che vuole il massimo dalla vita, una “sciupa-maschi”. L’intera canzone è gioiosa, e trasmette la semplice voglia di di - Babylonobus


Discography

"Cherry Lips" produced by Andromeda Relix
available on iTunes
in streaming on myspace

Photos

Bio

Ok, here’s our excuse for the corny name Cherry Lips. It was a week before the band’s first real gig and the guy printing the promo leaflets says, ‘Girls, I need to know the name NOW!!!!’ Someone pronounced those fatal words and they kind of blocked out any more intelligent ideas.
That was January 2006.
The band had been bullied into being about a year before by lead singer Stefy who was fed up with fronting sniggering boy bands. She wanted to go rock n’ roll and she wanted to do it with the girls.
A singer ( Stefy ) emerging from the Glam Rock world, a sexy and groovy bass-guitarrist ( Karima ), a genius lead guitarrist ( Elisa ) and a drummer ( Serena ) from the punk underground... it seemed an interesting combination.
At the start it was covers mainly. But always played with ambition and flair. Aerosmith, AC/DC, Sweet, Joan Jett, Cyndi Lauper, Suzi Quatro, Motorhead.

Soon the girls schedule was fully booked. The high points were a show with Thee STP at “LeKlub” (Verona) in December 2006, with Angel City Outcasts (an American punk band) on the 20th January 2007 at “Jack the Ripper” (Vicenza) and with Antiproduct (an English alternative rock band) on the 27th April 2007 at “Rock Planet” (Cervia).
As the band gained more and more supporters, they were contacted by the label “Andromeda Relix” who proposed to publish their first album.
By now the girls have travelled all over Italy, in more than 50 Gigs.