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Bologna, Emilia-Romagna, Italy | INDIE

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"Etnia Supersantos"

Osservando la copertina dell’album degli Etnia Supersantos il primo pensiero è “Ma chi sono questi pazzi?”: un manipolo di esseri variopinti e dei più disparati se ne sta seduto ad un tavolino giocando un’ipotetica partita a carte. Appena inizi ad ascoltare Arlecchino cinema la tua domanda diventa quasi una certezza! Arrivano da Bologna e con il loro sound generano energia allo stato puro. Gli Etnia Supersantos calcano i palchi da diversi anni, ma sono arrivati solo adesso a produrre il loro primo album. Guidati da Bruno Germani, sono scanzonati, colorati, frizzanti. Arlecchino cinema è un album eclettico: spazio al funk, al reggae (Presa d’aria pura) e al folk (Come stai?). Qualche divagazione nello swing (la titletrak) e nella disco music anni ‘70/’80 (Butta la chiave), impreziosiscono il pop degli Etnia Supersantos. I testi sono all’insegna del non prendersi troppo sul serio, della leggerezza e risultano una Presa d’aria pura. Storie di vita vissuta, raccontate con surrealismo e talvolta nonsense. Gli arrangiamenti delle canzoni sono tutti molto ben curati, ben suonati, anche grazie alla collaborazione con il produttore Paolo Iafelice (De Andrè, Capossela, Silvestri, Pacifico) e sono stati registrati presso lo studio Adesiva Discografica di Milano.?Arlecchino cinema è un ottimo album, che si ascolta con molto piacere e con divertimento. La varietà dei suoni, che rendono le canzoni mai scontate, la leggerezza, ti fanno entrare in testa i brani e ti ritrovi a canticchiarli già dal primo ascolto. Se state partendo per le vacanze, non dimenticate di mettere Arlecchino cinema in valigia: è l’album perfetto per accompagnare il vostro relax. - losthigways.it


"Arlecchino Cinema - spensieratezza sonora nel nuovo cd degli Etnia Supersantos: tra canzoni, canzonette e canzonacce scanzonate"

Un'etnia carnevalesca e scanzonata da svariati anni popola i palchi affollati dei locali bolognesi, ne avevo sentito parlare tanto e bene, così quando mi è arrivata la proposta di recensire il primo cd ufficiale degli Etnia SupersantoS la mia curiosità è salita alle stelle. La città di Bologna è da tempo il centro propulsore di una nuova scena musicale che, prendendo le mosse dal comune denominatore della canzone d'autore, opera una fusione tra i più svariati generi e stili che si sono avvicendati nella storia della musica pop e non solo. Non è passato molto da quando su queste stesse pagine ho recensito l'ultimo album dell'ottimo 'cantautore elettronico' Frankspara (alter ego di Francesco Viani) e ora mi trovo tra le mani il primo cd degli Etnia Supersantos, il colorato e frizzante gruppo guidato da Bruno Damiani, altro autore bolognese di adozione. Dico subito che le mie aspettative erano alte e sono state ampiamente confermate. L'eclettico percorso musicale dei SupersantoS si snoda lungo le vie del funk, del reggae e del folk concedendosi qualche divagazione anche nello swing e addirittura nella disco music anni '70/'80 (!!). Tuttavia l'obiettivo finale rimane chiaro, la meta del viaggio è la canzone italiana nella sua più semplice e diretta accezione. Il tratto comune a tutti i tredici brani dell'album è la voglia di non prendersi troppo sul serio, una leggerezza d'animo che non è certo superficialità, ma che in tempi di talent show e idoli televisivi risulta davvero liberatoria e in certo modo rilassante, una 'Presa d'Aria Pura' direi, citando una traccia del cd. Del resto “sono solo canzonette”, questo potrebbe essere il motto dell'intero album e non a caso. Icone della musica italiana come Edoardo Bennato, Celentano, Lucio Dalla, Ivan Graziani e Rino Gaetano sono sicuramente fra le ispirazioni consce o inconsce della scrittura di Bruno Damiani, responsabile di tutte le liriche e le melodie del disco. Le tematiche trattate nei testi di Bruno sono per lo più estratti di vita vissuta, verosimilmente autobiografici, conditi da una buona dose di surrealismo e talvolta di nonsense. Storie di integrazione, di studenti fuori sede, cresciuti “in fondo al mare” e poi emigrati in città, racconti di amori passionali, amori traditi o non corrisposti, chiusi in un bagno e consumati tra il water e il bidé, tra Londra, Bologna e San Severo “provincia di Foggia”. Gli arrangiamenti delle canzoni sono tutti molto ben curati, ben suonati e registrati, anche grazie alla collaborazione con il produttore Paolo Iafelice (De Andrè, Capossela, Silvestri, Pacifico...) dello studio Adesiva Discografica di Milano. Volendo essere particolarmente pignoli si potrebbe addirittura rimproverare a Damiani e soci un eccessivo zelo nella resa sonora dell'album che complessivamente conduce verso una certa standardizzazione delle sonorità, tutte perfettamente in stile, pazientemente levigate, anche troppo. Questo dunque potrebbe essere un piccolo spunto per una evoluzione futura della band, un invito a tendere verso una maggiore ricerca sonora, un approccio più coraggioso che li aiuti a superare, anche a costo di qualche errore o ripensamento, le comode gabbie degli stili di arrangiamento ormai classici e collaudati. In ogni caso Arlecchino Cinema è un ottimo album che si ascolta con molto piacere e, cosa non trascurabile in tempi di depressione post-industriale, con divertimento. Le canzoni mai scontate di Bruno rimangono in testa già ad un primo ascolto e mi sono spesso trovato a canticchiarle in questi giorni di sole primaverile in cui un po' di leggerezza non guasta davvero. È un cd che potrebbe veramente essere adatto ad un grande pubblico e mi sono stupito di apprendere che tutto il lavoro è stato realizzato, come ormai di frequente capita, nella forma dell'autoproduzione indipendente. Una etichetta esperta e dotata di buoni canali di distribuzione potrebbe certamente giovare alla diffusione della musica degli Etnia Supersantos e spero vivamente che questo succeda presto. In conclusione potrei aggiungere, parafrasando il titolo dell'ultimo brano della tracklist: “Cazzo, bello 'sto disco!” - losthighways.it


Discography

Album: "Arlecchino Cinema" - 2010 - Damiani

Single track: "Radio radio radio" - 2011- (http://www.youtube.com/watch?v=xPKpN-CMQzQ&feature=youtu.be)

Compilation – “Emilia Romagna Indies” (track 10: “Io, la frikkettona e il rakkettone”)– MEI – 2012

Photos

Bio

Inspired by the tradition of great italian songwriters of 70’s and 80’s, Etnia Supersantos restart the works, modernizing and personalizing that spirit of adventure.
It 's a friendly and bubbly music, topped here and there with some witty remarks that makes of simplicity its style; an artistic itinerary without gravity and made with very syncopated groove.
The sound of Supersantos is a mixture of folk, pop, blues, dance, 80s, reggae, rocksteady and swing that converges in one direction: the Song, the bad Song, the crazy Song, the super Song…
The melodies and lyrics written by Bruno Damiani fight in an attempt to bring social issues, frivolity and poetry to a genuine carefree sound. His mission is to mix text and sound, to find harmonies and choruses. The glue that holds together all these apparently irreconcilable elements is the idea, the sound and personality of the band. The Supersantos define themselves "adventurers of music”.
The long ranks allowed the band to perform and win prizes in various situations, from clubs to various events and contests across Italy. Strong communication skills of the band turns into solar events, in a mixture of rhythm and irony with a good public’s response.
In 2009 they won a collaboration offered as a prize by the independent label “La Fabbrica " during the final step of the contest “Marte live”. In July of that year, after several demos, they recorded their first CD “Arlecchino Cinema”, in the recording studio of “Adesiva Discografica” Label in Milan, under the artistic direction of Paolo Iafelice (De Andrè, Capossela, Silvestri, Pacifico ...).
On the June 2012 is coming the new album, edited by “Adesiva Discografica”, and promoted by “Puglia Sounds”.
…to be continued…