Formanta!
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Formanta!

Rome, Latium, Italy | SELF

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Band Alternative Avant-garde

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Music

Press


"Indie For Bunnies"

Arrivano da Roma i Formanta!, quartetto nostrano alle prese con il debutto sulla corta distanza. “F!” si articola su cinque tracce per una durata complessiva di poco più quindici minuti di piacevole post-punk venato di rock classico e riflessi lievemente lo-fi.

Seguendo uno schema sonoro poco elaborato i quattro musicisti si inerpicano lungo accattivanti sentieri musicali in cui sono le sfumature a giocare un ruolo importante: “Sweetheart” è un accattivante viaggio nel passato tra fascinazioni anni Ottanta mentre la veloce e sinuosa “Mila” esibisce delle chitarre in ottima forma. Si tira un pò il fiato con “Fourteen”, elegante brano che mette in luce gli ottimi ricami sonori tra banjo e la voce carezzevole di Sabrina Gabrielli, proseguendo poi con “Tutte le Parole”, unica traccia eseguita in italiano, e la conclusiva e spigliata“Still Life”.

Li aspettiamo curiosi col debutto sulla lunga distanza che speriamo arriverà nel 2009: nel frattempo abbiamo un ulteriore motivo per guardare con fiducia all’anno musicale che verrà. - Alessandro Bonetti


"Extra Music Magazine"

Un "opera prima" per i romani Formanta che della creatività si fa delizioso pretesto, dalla pregiata dipendenza da colore nella trama artistica del contenitore alle rivisitate sonorità anni ‘80 del contenuto. C'è la new wave degli Smiths, le contaminate rivisitazioni disco-punk dei Blondie e quella linearità indie-pop consegnata al rock, il tutto volutamente patinato low-fi. "F!" si lascia raccontare nelle differenti esperienze musicali dei suoi componenti, dal teatro e dalle voci di Sabrina Gabrielli, al basso di Francesco Sciarrone, alle chitarre di Valerio Minelli alle posate vesti acustiche con l'ingresso di Giampaolo D'Angelo alla batteria. Composte in poco meno di 2 mesi le cinque tracce concordano le traiettorie in singolarità espressiva, dalle suadenti permeanze di "Sweetheart" alla struttura percussiva di "Mila". C'è poi "Fourteen" che si lascia andare nelle sue ironie in riff a cui ogni tanto la voce paga pegno per poi passare oltre le italiane scelte di "Tutte le parole" ma risollevarsi con le graffianti intro di "Still life". Un riuscito groove e un'interpretazione vocale convincente appoggiata da quei tradizionalismi in sonorità che si distinguono con sincerità ed entusiasmo. - Sara Bracco


"Kathodik"

I Formanta! nascono nella tarda primavera di quest’anno e la leggiadra armonia dei loro pezzi non può essere altro che figlia di questo periodo dell’anno. Registrato interamente il 22 giugno, a due mesi di distanza dalla nascita del gruppo, questo Ep di 5 pezzi mostra innanzitutto una forte urgenza espressiva, che però non va a discapito della qualità, semmai della complessità.
“F!” è un lavoro semplice e solare, essenzialmente rock, che tradisce in certi passaggi un’attitudine lo-fi vicina ai vari Silver Jews, Preston School of Industry e gli ultimi Sebadoh (basta ascoltare l’iniziale Sweetheart e Fourteen), in altri un’eco, soprattutto nelle soluzioni chitarristiche, non lontano dal rock alternativo inglese degli ultimi anni (Mila). Piacevole anche la conclusiva Still Life, traccia più elettrica e al contempo raffinata del disco, con frequenti cambi di ritmo e un ottimo assolo di tastiere dolce ma allo stesso tempo tagliente. Meno convincente la voce di Sabrina Gabrielli, troppo monocorde e spostata sugli alti
In definitiva, un buon esordio, che forse tradisce un’eccessiva fretta nel voler mettere in mostra le proprie credenziali. Lavorando con più cura potrebbe venirne fuori qualcosa di interessante. Aspettiamo il prossimo passo. - Marco Pagliariccio


"Troublezine"



Con un nome che ricorda vagamente gli 18 Wheeler ( qualcuno ricorda l'album " Formanka " pubblicato nel '95 dalla Creation? ) ma, stando alle mie ricerche, presumibilmente preso da una marca sovietica di chitarre, arrivano dalla capitale i Formanta! ed invadono lo stereo del sottoscritto.

Ora, chi mi ha seguito sa che sono spesso e volentieri poco accondiscente verso chicchessia, questa volta invece sarò coinciso, anche perché non mi sento molto bene: i Formanta! mi piacciono abbastanza, pur avendo notevoli margini di miglioramento. " F! " è il primo EP ( copie numerate, tutto fatto a mano, robe di altri tempi ) della band che suona insieme da soli 5 mesi ed è fresco, infettivo ed indiecativo di buone capacità miscelative. I Formanta! rileggono in chiave pop il punkwave dei Blondie ed il twee dei Talulah Gosh con fare disgraziatamente raffinato. Fourteen, vagamente primi Baustelle in certi fraseggi francesi e con tanto di banjo, è il pezzo migliore e si oppone all'unica traccia in italiano che sembra essere, vuoi per il contesto, quella meno valida. Altrove riff di chitarra sporchi ma non troppo e voce stridente, apparentemente tirati fuori da qualche disco indie dei bei tempi, tipo fine anni'80, fanno dondolare le gambe e ben sperare in una band che, seppur penso dia il meglio in tonalità quasi vagamente lo-fi, sarebbe interessante ascoltare con una produzione più consistente. - Salford


"La Scena"

I Formanta vengono da Roma e propongono un pop-rock che si rivela subito effervescente e dalle linee melodiche accattivanti, nonché impreziosito dalla presenza di banjo, synth, e omnichord!
Ottima innanzitutto la scelta di confezionare il prodotto in un digipack assolutamente curato, che già rende bene l’idea del lavoro minuzioso che si cela dietro al puro apparato artistico.
Cinque tracce sono più che sufficienti per comprendere la direzione scelta dai Formanta: tracce delicate ed energiche insieme, come l’opening track Sweetheart, brano che riecheggia gli anni ottanta - The Cure, i Pretenders e, perché no, anche Siouxsie & the Banshees -, come la più "stoogesiana" Mila, dotata di riff taglienti, o come Tutte le parole, quarta traccia cantata in italiano, che, pur rifacendosi agli stilemi del new indie-rock italiano (mi riferisco a Marlene Kuntz, etc), conserva una sua intrinseca purezza ben resa dalla voce di Bribbi, perfetta per il genere.
Un buon start-up per i Formanta che, se ben supporteranno il tutto con esibizioni live energiche e fuori dalle righe, potranno crescere in un battibaleno! - Lidia Giacomello


"Impatto Sonoro"

Si fa presto a dire EP. Quello che colpisce in “F!”, 300 copie autoprodotte dalla band romana dei Formanta!, è la cura per ogni dettaglio: dalla scelta delle piegature del package, alle cover, tutte diverse tra loro, ai testi al femminile. Curioso il nome, forse un’idea della singer Sabrina Gabrielli: Formanta è la marca di un sintetizzatore, ed è lei ad occuparsi della modulazione del suono, oltre che della voce; l’esperienza teatrale ha regalato spessore e intensità alla sua timbrica, punto di forza connotativa della band. Alle chitarre si alterna Valerio Minelli, apprezzato anche come autore televisivo (Matrix), Giampaolo D’Angelo alla batteria e Francesco Sciarrone al basso. Sweetheart, Mila, Fourteen, fino a Tutte le parole, e in chiusura Still life, cinque tracce per un pop-rock leggero e raffinato sulla scia degli anni 80, registrato in un solo giorno all’ufo Hi-fi di Roma: l’aver accorciato i tempi in sala accumula punti in improvvisazione e freschezza ma ne fa perdere qualcuno in armonia. L’effetto pare voluto, e a volte funziona bene, come in Fourteen, che assembla scampanellii di bici a banjo, qualche volta meno, penso a Tutte le parole, dove insieme alla melodia s’incarta un po’ anche la scrittura. Tutto materiale reperibile sul loro myspace, oltre a qualche momento della registrazione in sala di Still life catturato, e visibile su youtube. Sono bravi e stanno crescendo. Tempo al tempo. - Lucia Morini


"Gufetto"

Ci si incontra per caso e si decide di registrare un cd. Non è fantascienza, non è nemmeno pazzia… sono i Formanta, gruppo romano che nell’arco di un giorno ha timbrato il suo primo lavoro “f”, un insieme di suoni venuti fuori dalle cinque anime che costituiscono il gruppo.

GENERE: Indie/ rock, psichedelica
MIGLIOR BRANO: Sweetheart
ASSOMIGLIA A: The Smiths, Broken social scene
VOTO(0-10): 7.5
ETICHETTA: auto prodotto
SITO UFFICIALE: www.myspace.com-Formanta

Se si potesse schematizzare una recensione musicale, sotto la voce “originalità” i Formanta totalizzerebbero il massimo punteggio; ciò si nota sin da subito, a cominciare dal nome preso in prestito da una marca sovietica di chitarre. Altra particolarità la confezione del loro primo cd, solo trecento copie e copertine definite da loro stessi “pollocckiane”, un omaggio al massimo rappresentante statunitense dell’espressionismo astratto, ognuna decorata artigianalmente e soprattutto unica rispetto alle altre.

Tre componenti maschili tutti provenienti da diverse esperienze musicali e Sabrina, la voce, strappata al teatro; nonostante i pochissimi mesi di conoscenza la scintilla è subito scattata, la musica, ma soprattutto la sala di registrazione li ha resi inossidabili e incisivi per raggiungere un prodotto finale.

L’ unicità del loro lavoro si nota particolarmente nel modo in cui il tutto è stato realizzato, solo un unico giorno e il gioco è fatto; si parte da una registrazione in sala a presa semi- diretta, un modico uso di equalizzatori e grande importanza è assegnata all’arrangiamento, un demo con delle sessioni incise e successivamente ognuno vi ci lavora su, con proprie sovra incisioni e con differenti sfumature.

L’album, più precisamente l’ Ep, consta di cinque brani che ad un primo ascolto appaiono decisamente modellati su un unico stile; in realtà, riascoltandoli ci si rende conto che sono molte le influenze musicali presenti e delle più eterogenee. Si parte da un evidente somiglianza musicale con gli “The Smiths”, viva in tutti i brani per passare ad un’ ottima rivisitazione di “Blondie” in chiave contemporanea e terminare con una forte affinità con i “Broken social scene”.
Di grande impatto è la voce di Sabrina, una fusione bollente con la musica che le fa da sottofondo, ma soprattutto crea non poca curiosità lo strumento che adopera, un “omnicord”, nome assai bizzarro per indicare un inconsueto dispositivo elettronico già utilizzato precedentemente da grandi artisti come Bob Dylan, Bjork, Elvis Costello e altri.

Molto suggestiva, infine, è la traccia numero uno, “Sweetheart”, contenente un mix esplosivo tra la musica disco degli anni ’80 unita a suoni rock appartenenti al passato, l’ effetto acustico che viene fuori dalla chitarra è rilevante per marcare il brano come prodotto unico.
Terminato l’ascolto dell’ Ep non si può non notare che il tutto non è stato un lavoro di semplice copia/ incolla di diverse preferenze musicali, ma è il frutto dell’ improvvisazione in sala che li ha indotti a vivere la musica senza imporsi stili o modelli, ma solo per il piacere di suonare insieme.
- Sara Valentino


"The Holy Hour"

Ecco i Formanta da Roma, band coesa solo cinque mesi fa e già in grado di offrire un pop rock frizzante, brioso e dalla melodia accattivante. F! è il loro primo EP risultato di questi mesi densi di prove, registrazioni ed esibizioni live. Prima particolarità che salta subito all’occhio è la cover e il package generale del cd: la prima, dipinta a mano, rende unica ogni copia che la band distribuisce mentre il cartonato della confezione è ben architettato con i volantini interni atti a contenere bio, track list e foto del gruppo. Lavoro laborioso ma ottimamente ripagato.

Veniamo alla musica. Si parte con Sweetheart, brano dalle sonorità anni ottanta in bilico fra Pretenders e gli ultimi Siouxsie & the Banshees strizzando l’occhio a fraseggi musicali stile Cure del periodo The head on the door. Bel pezzo, ben arrangiato e ben cantato con la giusta solarità che più si addice alla base. Si prosegue con Mila, più veloce, più chitarristica, più tirata, una traccia rockeggiante che ispira al pogo mentre Fourteen risulta più leggera e orecchiabile grazie alla melodia, al giro di basso e a riff di chitarra accattivanti.

Tutte le parole, quarta traccia cantata in italiano, ricorda stilisticamente i Baustelle ma i Formanta mettono nel brano tutta la loro genuinità discostandosi da contesti sonori troppo sofisticati e proseguendo per la loro strada più impulsiva suonando e componendo senza legarsi a schemi già di successo. La conclusiva Stll life ne è la conferma e congeda la band dall’ascoltatore nel miglior modo possibile.

Ottimo esordio dunque! Le premesse per un progressivo miglioramento ci sono tutte e, dato l’evidente talento, ci aspettiamo ottime cose da questi quattro Formanta! Avanti così! - Michele Perrella


"Onda Alternativa"

L’esordio dei Formanta è un pop gradevole fondato su una sorta di crepuscolarismo musicale che trova giustificazione nella semplicità sonora, nelle tematiche, nei languidi toni con i quali figure femminili vengono dipinte nel corso delle cinque tracce.

Testi al femminile, concepiti dalla mente di Sabrina Gabrielli, voce del gruppo, che sembrano ripercorrere con leggiadria diverse età e tipologie di donna. Dalle tinte del sincero sentimentalismo di “Sweetheart”, ad una smaliziata “Fourteen”, passando per i timori di “Mila”, fino al “masochismo cerebrale” di “Tutte le parole”, e al sorriso imperturbabile con il quale “Still life” si chiude.
Musicalmente appaiono legati a trame 80s che in qualche raro caso lasciano spazio ad un piglio d’originalità, attraverso – ad esempio – la gradita intrusione del banjo in “Fourteen” che accompagna ingenue rivelazioni e pratiche femminili.
Belli gli intrecci di chitarra e basso in “Still Life”, un po’ meno la voce laddove forzatamente portata ad acuti fastidiosi che finiscono per appesantire molti dei pezzi, e che invece preferisco impostata su toni più bassi e meno artificiosi e barocchi.

Considerando che l’ep è stato realizzato in tempi ristretti – meno di tre mesi – lo si può giudicare un pasto frugale, consumato in piedi, uno starting point che non preclude la possibilità di un prossimo lavoro più compiuto. - Dominga De Luca


Discography

F! - 2008
300 copies - limited edition with a nice pollock style artwork

Photos

Bio

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