Moti Mo
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Moti Mo

Càbras, Sardinia, Italy | Established. Jan 01, 2016 | SELF

Càbras, Sardinia, Italy | SELF
Established on Jan, 2016
Band Alternative Avant-garde

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"Tu conosci i Moti Mo?"

L’inizio di ogni storia è spesso composto da dettagli che in un primo momento ci sembrano insignificanti, ma che successivamente diventano fondamentali per dar via al racconto.

La storia dei Moti-mo è composta di piccoli istanti vissuti in spensieratezza, musica ascoltata in macchina, di ritorni importanti e successivamente di incontri, ma soprattutto, la storia di oggi comincia da tre persone che uniscono le loro esperienze e le loro strade per creare una grande storia.

I Moti Mo sono Tancredi Emmi, Marco Coa e Alessandro Cau, rispettivamente basso/contrabbasso, Rhodes/effetti, batteria/oggetti.

Moti mo è un nome che rimane subito impresso, risulta orecchiabile e richiama nella mente di noi sardi una parola che tutti conosciamo bene: Mommotti. Ma non pensiate sia stato semplice trovare e riconoscere il nome adatto.

La scelta è stata casuale e tarda, a disco finito. La verità è che eravamo un poco disperati perché non trovavamo nulla che ci piacesse o per lo meno che soddisfacesse tutti e tre, poi durante un viaggio in macchina, mentre ascoltavamo “It’s a Jungle Here” di Medescki, Martin & Wood, un trio di nostra palese e forte ispirazione, è arrivata “Mo Ti Mo”, una loro fantastica versione del brano di King Sunny Ade.

Mo Ti Mo è una parola in Yoruba, lingua parlata dall’omonima etnia diffusa nell’Africa occidentale.

Può venir tradotta come: “io so, io conosco, ho conosciuto”.

Come abbiamo specificato all’inizio, i Moti Mo sono nati da incontri che si son rivelati molto speciali. Alessandro ci racconta l’incontro con Marco e l’importanza di Tancredi.

Il nostro primo incontro come trio è avvenuto a metà 2013, al ritorno di Marco dall’Australia, che io momento conoscevo, ma in maniera superficiale.

Mentre Tancredi è stato un tramite per noi, negli anni ha condiviso diverse band sia con me che con Marco, quindi al suo ritorno abbiamo deciso di fare una suonata, senza impegno, giusto per divertirci un poco.

I Moti Mo nascono come le migliori storie d’amore: come quando non ti aspetti un qualcosa che invece arriva in sordina ma finisce con il travolgerti.

Marco, Tancredi e Alessandro non hanno opposto resistenza e si sono buttati senza indugi.

Quell’incontro ha segnato l’inizio del tutto. Fortunatamente Marco ha registrato l’incontro con una GoPro, nel mentre non ci pensavamo, ma quando abbiamo rivisto il video ci siamo ritrovati 3/4 del repertorio che suoniamo ora, che col tempo abbiamo limato e sistemato. Insomma, un primo incontro parecchio produttivo!

Non sempre è possibile etichettare tutto, non sempre è davvero utile dare delle definizioni, sicuramente, come ci spiega Alessandro, non possiamo etichettare i Moti Mo.

Noi non ci siamo riusciti e nemmeno loro: potete provare a farlo voi, ma prima vi consigliamo di ascoltare un loro live.

Probabilmente una delle cose sulla quale ci troviamo più d’accordo è il non voler etichettare quello che facciamo, a livello di prodotto musicale finale.

Alessandro vuole aiutarci però a comprendere il gruppo e per farlo ci da informazioni importanti.

A tutti e tre piace la musica in qualsiasi forma, ci piace sfruttare le nostre diverse competenze a livello compositivo e i nostri percorsi di studio e professionali molto diversi tra loro.

Per poi andare a confonderci nuovamente, perché l’abbiamo detto, non sempre serve definire o schematizzare.

Non ci piace la musica.

Il disco nasce quasi tutto durante la prima improvvisazione e questo dimostra che davvero i particolari che all’inizio di una storia non ci sembrano importanti, diventano poi fondamentali.

Ci siamo poi resi conto che non ci bastava più la sala prove e che avevamo bisogno di dover suonare questo concerto davanti a delle persone, anche per avere un feedback da queste.

Per suonare live servivano delle demo, questo conduce i tre a porsi una domanda fondamentale.

Ma visto che dobbiamo montare una montagna di roba per registrare, perché non facciamo direttamente il disco?

Il disco è registrato nello studio di Marco in presa diretta, quindi in chiave live. Man mano che prende forma i Moti Mo percepiscono in esso un concept che giunge magico e inaspettato.

Ci siamo ritrovati ad avere delle tracce che formano inconsapevolmente un concept, una sorta di viaggio che attraversa paesaggi a volte aridi e a volte liquidi.

Cerchiamo più di creare dei paesaggi sonori che dei brani/canzone con un inizio ed una fine precisi.

Abbiamo chiesto al gruppo quale fosse il pezzo preferito da ciascuno di loro all’interno del disco, noi non abbiamo brillato per l’originalità della domanda, loro però non ci hanno delusi con la risposta.

A. Io sono però molto affezionato a “Mss Bean”, che è proprio la prima prima improvvisazione che abbiamo fatto assieme, e adoro il suono saturo del set di batteria.

M. Io non ho un pezzo preferito, per me il disco è tutto un brano, lo è diventato, non riesco ad immaginarmi di staccare o sezionare il disco per trovare un brano, per me ha raggiunto un filo logico che lo rende coerente solo con l’unione di tutti i brani.

T. Il pezzo che preferisco è “Trick Bag” perché mi ricorda quando ero un feto e mio babbo ascoltava i Genle Giant.

I progetti futuri sono tanti, vi anticipiamo che suoneranno in Sardegna per poi spostarsi in Italia e poi sognano di collaborare con altri musicisti.

Per ora stiamo fissando delle date estive per la promozione dell’album, suoneremo in qualche Festival, nel mentre cercheremo di chiudere un mini tour autunnale nel resto d’Italia.

Un’altra cosa che ci piacerebbe realizzare più avanti sarebbe qualche collaborazione con altri musicisti che stimiamo molto, cosa che probabilmente accadrà entro il prossimo anno.

Marco, Alessandro e Tancredi, son dei professionisti , dotati di passione, talento, creatività e come abbiamo potuto notare di simpatia, hanno le idee chiare e possono affermare con sicurezza che in Sardegna si può vivere di musica, loro lo fanno e ci raccontano come e con quali difficoltà.

Si, si può vivere di musica in Sardegna, benché sia complicato, noi facciamo solo questo, deve proprio essere una scelta decisa. Certo non si può suonare sempre e solo sull’isola, i musicisti come il pubblico hanno bisogno di vedere facce nuove ed avere nuovi stimoli, i costi dei trasporti non ci aiutano, ma con tanti sacrifici, si riesce ad arrivare a fine mese.

Pur non definendo la loro musica, nel salutarci i Moti Mo vogliono darci qualche indicazione per comprendere meglio il loro lavoro e il loro disco.

Diciamo che si, suoniamo un rock sperimentale, ma con una forma jazzistica, lasciando libertà alle strutture e inserendo dei momenti solistici e di improvvisazione libera per i tre strumenti.

Raccontare storie ci appassiona sempre tanto, perché son sempre diverse, sempre originali ma soprattutto imprevedibili, cariche di energia e talento. I Moti Mo hanno tante caratteristiche davvero uniche, un sound dalla grande personalità e siamo sicuri di due cose: dopo aver letto l’intervista sarete curiosi di conoscere questo gruppo e poi non potrete più farne a meno.

Solitamente non chiudiamo mai con una frase dell’intervistato, ma questa volta abbiamo detto nessuna etichetta, quindi vogliamo lasciare a loro l’ultima parola.

“Perché ti comporti?” - Sardegna Creativa


Discography

Still working on that hot first release.

Photos

Bio


Mo Ti Mo è una parola in Yoruba, lingua
parlata dall’omonima etnia diffusa nell’Africa occidentale. Può
venir tradotta come: “io so, io conosco"

La Band è di recente formazione ed è composta da:

Alessandro Cau Batteria e ogetti

Tancredi Emmi Basso

Marco Coa Rhodes ed effetti

Non è semplice definire la musica del trio, un continuum sonoro che
traccia un viaggio attraverso paesaggi a volte aridi e a volte liquidi,
dove rock sperimentale ed elementi formali jazzistici, lasciano libertà
alle strutture e ai momenti solistici di improvvisazione libera per i
tre strumenti.

Hanno all'attivo un disco (omonimo) uscito nell'Aprile del 2017.



Band Members