Oriental Night Fever

Così è questa una delle ultime idee di Hector Zazou. Come ricorda il plettrista Stefano Saletti, «"Ecco l'idea", disse Hector. Aveva in mano il cd Disco Inferno con il quale avevamo ballato a Capodanno in un tuffo negli anni Settanta. "Con percussioni, oud, bouzouki suoneremo la disco come se fosse world music". Così scendemmo nello studio e arrangiammo "I Feel Love" di Donna Summer, di getto, come se non avessimo ascoltato altro fino ad allora». Poi Hector è morto, e Saletti con la bella voce della bella Barbara Eramo ora ci fa ascoltare Hector come fosse vivo: Oriental Night Fever non suona, in verità, come un disco world. Suona come una raccolta di raffinate cover del repertorio pop. I Feel Love è veramente orientale e notturna e la sentiamo anche attraverso l'ancheggiare perverso di Jimmi Sommerville, in un harem di sounds che si accoppiano promiscui senza pudori, splendidamente dionisiaci, lenti nel sorbire il loro piacere sonoro. Disco inferno è la radice dell'idea di Zazou: i Bee Gees così? Rallentati e oppiacei? Ballati da un'ottomana? Why not! - Daniele Martino

Obwohl er schon vor 1,5 Jahren verstarb, wirkt Hector Zazou in recht direkter Weise noch bis in's Heute. Denn diese CD, die im Grunde das "Nouvelle Vague"-Prinzip in's Erträgliche transformiert, entstand auf Anregung und zumindest zu Beginn auch unter Mitwirkung des großen WeltElektronikers. Nach einer zu "Disco Inferno" durchtanzten Silvesternacht gingen Zazou und Sängerin Eramo mit Multiinstrumentalist Saletti schnurstracks in's Studio und spielten "I Feel Love" und "YMCA" mit Oud, Bouzuki und exotischer Perkussion ein. Das funktioniert ganz prima: "Ring My Bell" und "I Will Survive" verlieren nichts von ihrem Groove, sondern gewinnen eine neue Dimension. Und "Heart Of Glas" ist vielleicht nicht wirklich Disco, aber das stört hier keinen! - Karsten Zimalla

Fantastic! Cool! Timeless disco in new, classy sauce: Hectror Zazou's spirit is still alive and kickin' with Bee Gees and Donna Summer melodies... WOW! - Stefano Bertoncello

Idea semplice ma geniale: rileggere in sofisticata chiave techno-folk la disco music anni 70... Sublime - Alba Solaro

..classici come Y.M.C.A,
Stayin alive, e I will Survive trasportati su magici tappeti orientali, tra strumentazioni
etniche e rigorosamente
acustiche. Come ballare in una discoteca fatata tra Bee Gees arabi e Vìllage People vestiti con
sari e copricapi asiatici. - Gino Castaldo

...produzione serissima e leggerisiima al contempo, capace di riprendere l'ipnotica I Feel Love regalandole insospettate cadenze sincopate e orientaleggianti... Immenso. - Stefano Crippa

E via con i bozouki e gli oud, l'assortimento di corde e percussioni, una spruzzata di elettronica e il più antico degli strumenti, la voce, a reinventare i classici riempipista in versione speziate, rallentate e sexy, dense di ammalianti seduzioni mediterranee e orientali... Voto 8.9. - Flavio Brighenti

Un progetto di notevole ispirazione musicale dai colori quasi esoterici rende possibile un'alchimia di suoni consapevoli e sensuali.
La qualità sonora dell'album è captabile già attraverso la versatilità e l'eleganza vocale di una Eramo che come sempre attribuisce certezze ai lavori cui prende parte, in questo caso quasi ad impreziosire di ricami una stoffa già pregiata che mantiene un'originaria armonia tale da non sembrare mai costruita e suonare naturale.
Perchè è proprio nella naturalezza del suono e del modo in cui viene proposto e vissuto dagli stessi musicisti, che si trova il carattere di questo progetto, che rivisita in chiave sperimentale ed assolutamente disarmante, celebri brani evergreen 70s.
E l'ispirazione comune è così eloquente, da attribuire ai pezzi un senso di nuovo tale, da farli apparire quasi rigenerati dal tempo.
In un intreccio di talento sonoro a regola d'arte.
Insomma, un album che vale più che la pena ascoltare, e che trova proprio nel connubio di stili tra Zazou, Eramo e Saletti, la sua completa espressione di massima bellezza.
- Gabriella Stufano