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"The Curious Tricks Of Mind -review-"

Due anni dopo “Mankind’s Mistakes” i toscani Souldeceiver tornano sul mercato con il loro nuovo album, “The Curious Tricks Of Mind”; stavolta frutto del lavoro svolto con la Nadir Music di Trevor dei genovesi Sadist. Invariato nel nucleo compositivo (Francesco Meo, Alessio Rossano e Luca Mosti), il combo di Massa prosegue sulla sua strada, lastricata da un death metal contenente elementi di cyber, di technical, di melodic e, cosa che non guasta mai, di old school.

L’accasamento in quel di Genova deve aver fatto bene, ai Nostri: “The Curious Tricks Of Mind” (registrato, missato e masterizzato da Tommy Talamanca) ha un suono perfetto per il genere suonato; un suono pieno, potente e chiaro, sì da avere in sé tutte le caratteristiche necessarie per affrontare con la dovuta prepotenza i marosi dell’impetuoso mercato internazionale. Un suono che dimostra l’abbandono dello stato larvale per un’età nella quale appare ormai solida e ben consolidata la personalità della band, capace di raggiungere e soprattutto conservare un sound unico, adulto, tale da rimandare direttamente alla band medesima chi ascoltasse qualche segmento a caso del nuovo lavoro. Gli elementi più su citati (cyber, ecc.) sono stati fusi in un amalgama ad alta densità, sulla cui crosta si potrebbe ben scrivere, ipoteticamente, ‘modern death metal’. Il tipo di death, cioè, che si adagia perfettamente alle curve dell’attualità, mutuandola con cura nelle sue sinuosità stilistiche. Un sound, quindi, che tiene conto sì dell’orgoglioso passato old school, ma che assorbe a sé tutte le novità dei tempi moderni sia in fatto di tecnica, sia in termini di struttura compositiva; un sound cresciuto e maturo, ricco d’esperienza ma, anche, proiettato nel futuro. Non male, tutto questo, per un ensemble nato soltanto nel 2007. Evidentemente, oltre alla determinazione e alla professionalità, c’è il talento; e questo non può essere che un nuovo stimolo per tutti gli operatori del florido panorama death nostrano.

Maturata, anche, l’ugola di Meo, rabbiosa nell’aggredire le linee vocali indipendentemente dal fatto che queste siano affrontate con lo screaming oppure con il growling. Una guida consolidata per il massiccio sound generato dalle chitarre di Rossano e Mosti, assestato su un riffing robusto come l’acciaio, tessuto su una selva di accordi spesso dalle tonalità ribassate e compressi dall’uso del palm-muting. Ottima, come qualità tecnica e precisione ritmica, la sezione composta da Edoardo Teani e Alessio Spallarossa. La velocità, come da stile dei Souldeceiver, raramente va oltre il mid-tempo, con ciò inspessendo notevolmente il suono prodotto nella sua globalità. In particolare, originale l’interpretazione di Teani, a volte somigliante a un maglio che cozza contro una parete in titanio (“Hundred 25”). Tutto, insomma, fa presumere che la ricerca musicale del quartetto sia costantemente determinata nel voler dare luogo a un sound imponente e corposo, invece che a un’impronta sonora rapida e leggera. Buono l’inserimento delle tastiere di Tommy Talamanca che, senza coprire gli altri strumenti, accompagnano e approfondiscono il sound di “The Curious Tricks Of Mind”, regalandogli spessore emotivo e tenebrosità.

Per quanto riguarda le canzoni, anche in questo caso si deve dare atto che i massesi hanno profuso un grande impegno anche nel momento topico della composizione. Occorrono davvero molti ascolti per apprezzarne lo spirito congenito, assai difficile, infatti, da percepire a un primo, magari distratto, approccio. Le varie song, cucite dall’unico filo conduttore del ‘Souldeceiver-sound’ presentano, una per l’altra, una ricchezza di particolari e di singole peculiarità che solo una dedizione prolungata all'opera può aiutare a scoprire. Fra le altre, si possono citare “The Closest Embrace” per la martellante pesantezza del suono e per la melodiosità del ritornello, “Mary Ann” per l’intensa visionarietà noir e per il chorus dissonante come pochi. Poi “Phase C”, per l’aura cyber che rimanda di nuovo a una visione cupa e tetra del futuro (“Eternally...”), e “Relapse” per le improvvise accelerazioni e, di nuovo, per l’accattivante melodia con la quale è stato costruito il refrain. Forse, in tutto ciò manca, nel songwriting, un po’ di freschezza e di libertà espressiva. Questa, tuttavia, è giusto evidenziarlo, è una sensazione personale che non inficia sul giudizio complessivo dell’album.

Giudizio complessivo che pone “The Curious Tricks Of Mind” come una delle migliori uscite annuali in ambito death metal nazionale. Un album assolutamente da far proprio poiché, a parere di chi vi scrive, i Souldeceiver hanno ancora degli ampi margini di miglioramento artistico; soprattutto se si concentreranno maggiormente sulla rifinitura di uno stile già adesso ben sgrossato e su un songwriting, magari, più sciolto e meno... mentale. - TrueMetal


"The Curious Tricks of Mind -Review-"

Für technisch, progressive Death Liebhaber wird uns dieser Tage durch die aus Massa Italien stammenden Souldeceiver ein sehr verspielter und reichhaltiger Rundling serviert. Die 2007 gegründete Formation legt mit „The Curious Tricks of Mind“ das nunmehr zweite Full Length Album nach. Dabei bedient man sich einer breiten Schichte aus dem Death, aber auch streckenweise wird das Süppchen mit Thrash und leichten Black Pfefferschoten gewürzt. Kombiniert wird das nun noch durch eine Vielzahl von Spielereien und klanglichen Ergänzungen. Zusammengeführt wird das aber unterm Strich sehr gut und somit überfordert man uns nicht mit zu vehementen Wechseln oder Post lastigen Breaks und Licks.

Schwerfällig wird „Hundred 25“ im sehr modernen Sound der Marke Soulfly meets Ektomorf ins Rennen geworfen. Diese Vergleiche betreffen aber nur den Rhythmussound, denn durch die starken Anleihen aus dem Death, als auch Thrash Bereich kommt einem das Stück dadurch sehr breit gefächert vor. Tempomäßig steht man dabei dem Programm in nichts nach und bietet viele Wechsel und Breaks. Soundmäßig praktiziert man eine herzergreifenden Dauerrotation im Aufeinanderprallen von klaren als auch groovenden Strukturen. Zuviel des guten? Nein auf keinen Fall, denn durch eine gut sortierte Zusammenfassung stopft man uns dies sehr fachmännisch in unseren Rachen.

Ein dumpfer Technosound läutet „The Closest Embrace“ ein. Danach wird ordentlich schroff und ungehobelter in die Saiten gegriffen. Unterm Strich erscheint das Stück kurzzeitig etwas handsamer. Dennoch werden auch hier etliche Zusätze und Erweiterungen geboten. An und ab blitzten sogar schwedische Deathstahl Allüren durch, die das Grundkonzept umso mehr verschönern.

Noch mehr in die nordische Death Richtung zwischen Amon Amarth und Göteborg Sound tendiert man beim anschließenden „Suiciding“. Das Stück an sich wird uns weites gehend im rollenden Groove Sound geboten. Doch auch melodische Verschönerungen und Abrundungen ergänzen das Stück hierbei sehr gut und lassen das Ganze sehr farbenprächtig erscheinen.

Ein verzerrter Radioeingang ist bei „Mary Ann“ eine etwas verwirrende Einleitung. Doch schon prescht die Mannschaft im leichten diabolischen – orientalisch wirkenden Melodeath Sound daher. Dabei wird uns dies in mehreren Tempotriebwerksstufen zum Besten gegeben. Durch diese fesselt man ungemein und weckt das Interesse an dem was nun folgen wird. Auch leichte melancholisch – leidende Ausrutscher werden dabei sehr gelungen eingebaut. Coole Mischform und Erweiterung, somit bleibt bei den Italienern kein Stein auf dem anderen.

Etwas straighter setzt man sogleich durch „The Pressing“ nach. Man mag sich aber auch hier gewiss sein, dass dabei nicht eine zu simple Death Variation geboten wird. Eher im Gegenteil was zu Beginn etwas simpler begonnen hat wird nach und nach erneut in verspieltere Bahnen gelenkt. Doch man scheint hier weites gehend bestrebter zu sein das Ganze lockerer und unbeschwerter klingen zu lassen. Gelingt dennoch nur mäßig, denn durch die dunklen Soundansätze und Hintergrundechvocals der weiblichen Art lenkt man das Konzept immer wieder in eine tiefgründige Richtung.

Das melodische „Phase C“ wird mit einer Mixtur aus Old School und Moderne zelebriert. Solche Soundvermischungen sind einfach unglaublich und bestätigen das technische Können der Italiener. Satter, lange gezogener Melodiesound macht dieses doch etwas verträumtere Stück zu einem Fantasiehappen und Hörgenuss par excellence.

Ganz anders verhält es sich dann in der Nachfolge die man mit „Icon of Your God“. Dreckig und sehr rau rotiert hier die Death Maschinerie auf Hochtouren. Etwas simplere Bahnen werden durch die Bank angesteuert und lediglich melodische Verzierungen setzt man hier als stattliche Komplettierung ein. Alles in allem bewahrt man sich aber diesen ungehobelten Sound und serviert uns diesen in oftmaliger Nachwürzung durch Groove Schübe.

Das sehr Killer lastige „Bone Sacrifice“ pfeffert man uns mit einem derben Groove Sound um die Ohren. Dabei wirkt man weiterhin sehr todesverachtend und diese schroffen und schretternden Soundfragmente stecken ungemein an. Die schlussendliche Verzierung vollendet man durch sachte, leichte melancholisch wirkende Melodiekomplettierungen.

Handübergreifend mündet das Ganze nun im klanglich – ruhigen Outro „Eternally“ wo man eine sehr beruhigenden Ausklang Stimmung schafft. Doch auch hier bedient man sich etlichen bedrohlichen Veränderungen damit das Ganze nicht zu locker abläuft.

Fazit: Absolut perfektes Death Metal Album. Man sollte sich wirklich nicht von dem Cover täuschen lassen, denn das würde eher auf eine Poser Rockband aus den 80ies tippen lassen. Doch was man reingestanzt hat ist technisches Death Stahl Potential das sich gewaschen hat. Abwechslungsreich und auf allerhöchstem Niveau. Nichts klingt abgelutscht und tausendmall gehört. Da kann man nur sagen 1000 Horns Up in Richtung ITALIA!!! - Metal Underground Webzine


"The Curious Tricks Of Mind -Review-"

Wloska scena metalowa, wbrew temu, co sie czesto o niej sadzi, nie ogranicza sie tylko i wylacznie do kapel uprawiajacych wloska odmiane power metalu, ale – niczym grzyby po deszczu, powstaje w tym kraju cala masa calkiem niezlych kapel, grajacych rózne odmiany hard and heavy. I zawsze tak bylo, a tylko jakowes zle moce dziennikarskie przypiely Wlochom latke ugrzecznionych, ociekajacych lukrem muzyków.

Przykladem tego, ze i na Pólwyspie Apeninskim mozna grac ostro i nowoczesnie jest opisywany wlasnie album zespolu Souldeceiver.

Grupa powstala w 2007 roku z inicjatywy Federico Cecchiniego i pierwszego wokalisty grupy Claudio Nucciego. Po dolaczeniu trzech kolejnych muzyków zespól splodzil swoje pierwsze demo, zatytulowane „Personal Massive Research”. Jak to zwykle bywa grupa przezyla potem kilka zmian personalnych, w tym zmiane wokalisty, którym zostal Meo Francesco. Z nowymi ludzmi zespól nagral w 2009 roku swój debiutancki album „Mankind’s Mistake”, wydany przez SG Records.
W roku 2010 powstal kolejny krazek, któremu nadano tytul „The Curious Tricks Of Mind”, a którego wydania podjela sie firma Nadir Music.

Muzyka Souldeceiver to wspólczesna, swietnie brzmiaca mieszanka thrash/ death metalu z elementami metal core’a. Ciekawie zaaranzowane, utrzymane glównie w srednich tempach kawalki pokazuja, ze Wlosi nie wypadli przyslowiowej sroce spod ogona. Równe, ostre riffy, momentami fajnie wysuniety na przód bas, do tego umiarkowanie wrzeszczacy wokalista. Taki rodzaj muzyki spodobac sie powinien glównie mlodszym fanom, ale i starsi tez tego krazka wysluchaja bez bólu.
Zwlaszcza, ze muzycy wlozyli sporo pracy w urozmaicenie materialu. Nie jada jednostajnie od poczatku do konca, nie ogrywaja wciaz tych samych patentów, ale próbuja cos kombinowac, zmieniaja tempo, dodaja ciekawe zagrywki gitarowe (The Closest Embrace), siegaja po patenty rodem wrecz z lat siedemdziesiatych (The Pressing), szukaja ciekawych klimatów (Mary Ann) , nie zapominaja o melodiach (jak w instrumentalnym „Phase C”, czy w ostrym, dynamicznym „Bone Sacrifice”).

Muzyka wspólczesna, ale dobrze, ciekawie zrobiona, moze bez jakichs nadzwyczajnych rewelacji, ale tez nie jednostajna, nie nudna, nie epatujaca wspólczesna, niezjadliwa dla mnie maniera kompozycyjno-wokalna - Metal Mundus


Discography

- PERSONAL MASSIVE RESEARCH (demo)

- MANKIND'S MISTAKES (SG records)

- THE CURIOUS TRICKS OF MIND (Nadir Music)

Photos

Bio

Souldeceiver were born at the beginning of 2007 from the head of Federico Cecchini and Claudio Nucci (first singer of the band ). Some weeks later they called Luca Mosti, Alessio Rossano (guitars) and Federico Crovetti (bass). They worked hardly for the demo CD that came out with 5 tracks ( PERSONAL MASSIVE RESEARCH ), in which you can find various influences, mainly Death metal Shouldiner's school with swedish melodic parts. This demo obtained very good responses from online reviews and Grindzone gave 7/10 and many compliments. In 2008 the band worked on the first full length and promoted the demo with live performances in Tuscany and places around. On august 2008 Claudio left the band and the guys called their friend Francesco Meo that were singing in a death black metal band in the same city. The month later they entered in studio FP (Freddy Delirio, Death SS Keyboard) to record the CD, with new influences and more ideas to enrich the sound. MANKIND'S MISTAKES is composed in 9 tracks and was released on august 2009 from the label SG RECORDS. After, Federico Crovetti decided to leave the band and Edoardo Teani took over. In March 2010 the band went on a European tour to support Necrodeath, historical Italian band. On september 2010 the band recorded a new Cd THE CURIOUS TRICKS OF MIND. With the new work, Souldeceiver have strengthened their musical proposal with the use of 7-string guitars. The new album, definitely more personal than the previous one, takes full advantage of the new sounds undertaken using new influences as bands that have nothing to do with the death classic: there is a decrease in the extremely fast parts, but at the same time we find some Trash rhythms and guitar solos. This is an album where there is a strong connection between lyrics and music. "THE CURIOUS TRICKS OF MIND" defined as "grooving" but still aggressive, an album by constant "head banging". This album was released in April 2011 for Nadir Music, and distributed by “AUDIOGLOBE” (www.audioglobe.it) in Europe and by “THE END” (www.theomegaorder.com) in USA.