Stefano Dentone & Antonio Ghezzani
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Stefano Dentone & Antonio Ghezzani

Livorno, Tuscany, Italy | Established. Jan 01, 2014 | SELF

Livorno, Tuscany, Italy | SELF
Established on Jan, 2014
Duo Rock Singer/Songwriter

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"Dalla creazione dello strumento alla produzione del disco: seminario sabato 20/2 Villa Rossi"

By Roberto Giannini
Posted 15 febbraio 2016

Dalla creazione dello strumento alla produzione del disco; questo il percorso che verra’ presentato da Stefano Dentone & Antonio Ghezzani, duo genovese – livornese autore dell’album di recentissima uscita “Teatro Staller”.

A partire dalle ore 16:00 presso la stanza lignea di villa Rossi (Sestri Ponente) i due musicisti presenteranno il loro progetto composto semplicemente da due chitarre e una voce; l’appuntamento sara’ diviso in due parti: prima del live in acustico Antonio e Stefano spiegheranno passo per passo tutto quello che hanno fatto, dalla costruzione della chitarra alla realizzazione del disco, fino alla creazione dell’etichetta Roots Rebel Records con la quale l’album e’ stato rilasciato.

“Teatro Staller” e’ un disco composto da 19 canzoni di roots rock in cui si da spazio al suono delle valvole; poca, se non nulla, l’effettistica usata, fatta eccezione per una leggera distorsione per la chitarra di Antonio a fare da contorno alle parti ritmiche e alla voce di Stefano. L’obbiettivo e’ infatti quello di dare risalto alla musica nella sua veste piu’ naturale



Antonio Ghezzani e’ diplomato al conservatorio di Livorno. Prima chitarra della “Philharmonie de Fontainebleu” durante l’esecuzione del “Concierto de Aranjuez” ha in seguito suonato con diversi artisti tra cui Bobo Rondelli ed Anna Granata, oltre ad essere stato membro della formazione toscana Carneigra.

Parallelamente alla sua carriera da solista Stefano Dentone fonda la Big Boss Band e suona in contesti diversi, dal concerto locale al Pistoia Blues festival. Dopo aver rilasciato l’ottimo “Communication Lines Restored” con i suoi The Running Chickens (disco gia’ recensito su queste pagine) conosce il produttore statunitense Lynn Verlaine col quale produce l’ep “Stefano” E’ co-autore dell’inno del Festival della Scienza di Genova

Per maggiori informazioni sul duo e sulle loro attivita’ www.sdagmusic.com

Ingresso con tesseramento Metrodora

Rinfresco con te, tisane e focaccia - Metrodora.net


"Due chitarre, una voce, 19 canzoni. Ghezzani e Dentone in scena"

Due chitarre, una voce, 19 canzoni e un disco appena uscit che si chiama "Teatro Staller". I due autori, Antonio Ghezzani e Stefano Dentone, lo presenteranno stasera 11 Febbraio 2016 (ore 21,30 ingresso a 7 Euro) al Nuovo Teatro delle Commedie in Via Terreni, dove, per l'occasione, sarà possibile acquistare il disco con un'offerta libera.
Che genere è? Classic Rock, matrice Vintage Roots a cui si rifanno due musicisti che si definiscono "self made". Il loro incontro desta una curiosità legata al fatto che nel loro progetto convivono (al 50%) canzoni sia in italiano che in inglese e questo "perchè - spiegano i due - sì siamo italiani, ma abbiamo un'anima rock e non amiamo porci confini". Il primo singolo lanciato conta già oltre 10.000 visualizzazioni su YouTube e s'intitola "Requiem". Comicia così "L'Italia è un Paese di gente che non vale niente".
Antonio Ghezzani viene dagli studi classici. Nella sua carriera ha voluto spaziare dal rock al cantautorato, dalla musica classica occidentale ed orientale alla musica folk del Mediterraneo e vanta collaborazioni importanti in ambito nazionale ed internazionale; ha suonato per anni con Bobo Rondelli, con la cantante Anna Granata, e, ancora, con il gruppo livornese Carneigra. Antonio costruisce chitarre e ha un laboratorio di liuteria (TuGuitars Liuteria) in cui ha realizzato una linea personale studiando i modelli storici degli anni '60 e '70.
Stefano Dentone è invece il classico musicista "da cantina". Genovese trapiantato a Livorno, ha suonato al Pistoia Blues, è co-autore dell'inno del Festival della Scienza di Genova e ha realizzato dischi con vari progetti, uno dei quali lo ha portato fino a New York, dopo l'incontro nel 2013 con il produttore americano Lynn Verlayne.
-Dario Serpan- Il Tirreno, Feb 11, 2016 - Il Tirreno


"Stefano Dentone e Antonio Ghezzani in concerto"

Continua l’aperitivo del giovedì di Pilar, il bar nel teatro, con la SERATA 5&5, aperitivo 5 euro + concerto 5 euro. Saliranno sul palco del Nuovo Teatro delle Commedie, Stefano Dentone e Antonio Ghezzani, un duo formidabile nato nel 2014 dopo una serie di live insieme. Il progetto è semplice, due chitarre e una voce, con testi sia in italiano che in inglese. Il sound del duo si rifà alla tradizione del roots-rock in cui l’uso dell’effettistica si riduce al calore delle valvole e alla modulazione della voce. I due scrivono canzoni, si costruiscono le chitarre e gestiscono direttamente gli strumenti multimediali necessari alla loro diffusione. - Il Tirreno


"Dentone & Ghezzani lanciano il nuovo album!"

Giovedì 11 Febbraio 2016 alle 20, presso il Nuovo Teatro delle Commedie a Livorno, Stefano Dentone & Antonio Ghezzani, duo livornese che propone un originale classic rock con testi sia in italiano che in inglese, presenteranno il loro album intitolato Teatro Staller.
Il disco vede una tracklist di 19 canzoni scritte dagli stessi Dentone e Ghezzani e uscirà negli store digitali a partire dal 4 Febbraio, mentre sarà possibile acquistarlo fisicamente ai live che il duo proporrà dall’11 febbraio in avanti. Il prezzo del biglietto per questa serata è quello proposto usualmente dal Nuovo Teatro delle Commedie: 5 Euro il concerto + 5 Euro l’aperitivo, mentre il solo ingresso al concerto costerà 7 Euro. Solo in questa occasione Teatro Staller potrà essere acquistato con un’offerta libera.
Teatro Staller è un album con una fortissima matrice “vintage roots”. Registrato in una stanza, in diretta, utilizzando attrezzature essenziali, chitarre costruite dallo stesso Ghezzani ed il minimo impiego di tecnologia digitale possibile, vede la musica e le canzoni come protagoniste, non l’effettistica che, invece, è ridotta ai minimi termini. Il disco è stato prodotto dagli stessi Dentone e Ghezzani ed è rilasciato da Roots Rebels Records, l’etichetta da loro stessi fondata e facente parte di un progetto musicale che vuole promuovere il concetto di musicista self-made a tutto tondo. - QuiLivorno.it


"Stefano EP"

Stefano è esattamente come si presenta: un onemanband, voce e chitarra, folk rock d'oltreoceano e poche percussioni a dare il giusto groove, bluesy quando serve. Al netto di una copertina e di un nome poco appetibili e alquanto anonimi, i tre brani au contraire sono tre piccole scoperte.
Si inizia col folk di “Wait for you later”, in cui già si percepisce che la grande forza di Stefano sta nell'interpretazione, con la sua attitudine à la Johnny Cash, anche nella chitarra; “Learned to lose” ne svela già un secondo volto interpretativo, quello di cantautore intimo, con la voce dolente, un Mick Jagger crooner per una notte, e la chitarra acustica minimale, morbidissima. Un climax ascendente e poi discendente particolarmente emozionante. Chiude “Sand in my hand”, un brano più pop, ma anche il più strano: sembra una di quelle epiche ballate da classifica degli anni '80, di quei supercantanti tipo Jim Diamond, ma riarrangiato da Nick Cave.
Tutto questo potrà sembrarvi un calderone senza senso e assolutamente mescolato a casaccio, eppure vi assicuro che a rileggerlo non avrei saputo trovare parole migliori per descrivervelo. Perché poi tutto questo tra le mani di Stefano trova una sua inspiegabile coerenza interna che riunisce questi tre brani al suo unico e solo creatore e interprete, Stefano.
Stefano sa rielaborare 40 e passa anni di rock continentale e non con un linguaggio coerente. Sicuramente la sua proposta presenta dei problemi, tipo l'incerta contemporaneità del progetto e l'assenza di un marchio forte che possa distinguerlo da altre produzioni simili. Ma considerando che si è affidato a buone mani (la produttrice Lynn Verlayne) e che questo è solo l'inizio, non si può che augurargli il meglio. - Rock.it


"Stefano"

Stefano Dentone, in arte semplicemente Stefano, ci fà arrivare alla nostra redazione un Ep di tre brani registrati nello stato della Grande Mela in co-produzione con la sua manager Americana Lynn Verlayne negli studi di registrazione del "Bunker Studio" a Brooklyn. Possiamo definire questo cd come un bel concentrato Rock con linee Blues-Folk. Tre barni, tanto basta per capire quanto c'è di buono in questo artista. Si parte con "Wait for you later" da cui è possibile anche vedere un video.Una song in stile country con una voce calda squillante che si fonde molto bene con una linea di chitarra semi acustica melodica e morbida ed una leggera cassa in quarti a tenere il tempo. Il secondo brano da cui è tratto anche il video ufficiale, "Learned To Lose" rallenta l'andamento preso con la open track. Una linea di chitarra arpeggiata esaltata da una voce a tratti lirica a tratti sospirata rendendo così l'atmosfera molto soft e oserei dire romantica, con un timido accenno ad umentare il passo nella parte centrale per poi andare piacevolmente a spengersi sul finale. Il cerchio si chiude con "Sand in my Hand" una traccia che sembra voler riprendere il finale di "Learned To Lose", lenta sdolcinata, con una linea vocale calda e incisa. Stefano con questo suo lavoro ha dimostrato che anche con una sola chitarra e una bella voce si può fare della buona musica valida e interessante. - SoundsGood Webzine


"Stefano, sangue americano"

“Credo di esser stato americano in una vita precedente. Quando ero un ragazzo, guardavo un sacco di film con Elvis e John Wayne, ero un fan di “Happy Days” e avrei volute essere come Fonzie! Mentre tutti i miei compagni di scuola ascoltavano musica pop e gli artisti del momento, io andavo in giro con Johnny Cash nelle orecchie e compravo dischi dei Creedence Clearwater Revival! Ero considerate un po’ strano!”

Così si presenta Stefano Dentone, cantautore cresciuto a Sestri Levante con la musica di Elvis e una passione smodata per i film western e i grandi classici della musica americana: Hank Williams, Robert Johnson, Johnny Cash, Chuck Berry, solo per fare alcuni nomi. Fin da piccolo compra vecchi dischi e libri che narrano leggende del Mississippi e della country music di Nashville, facendosi una cultura sui suoi idoli musicali. All’età di 15 anni suo padre si offre di pagargli delle lezioni di chitarra, ma sfortunatamente viene a mancare poco tempo dopo. L’improvvisa perdita di una figura così importante colpisce profondamente Stefano, che però decide di usare quel dolore in modo costruttivo, per imparare a suonare e scrivere musica. A metà degli anni ‘90 fonda la Big Boss Band con la quale realizza una miriade di concerti in giro per lo stivale e il cd “ 12 Miles ”. Nel 2003, con il nome d’arte “Stevolaz”, registra un disco acustico con sette canzoni autografe intitolato “One Way”. Quando si trasferisce a Livorno per lavoro, insieme al vecchio amico Budo decide di fondare un duo chiamato “The Running Chickens”. Con questo moniker pubblica un album notevole, intitolato “Communication Lines Restored”, accolto molto bene dalla stampa specializzata. L’anno seguente vede la luce un altro lavoro da solista, “The Lonely Chicken”, che raccoglie tutto il materiale che avrebbe dovuto essere usato per il secondo disco della Big Boss Band. Ma è il 2013 l’anno della svolta, quando Stefano incontra il produttore/manager americano Lynn Verlayne che decide di lanciarlo oltre oceano. Stefano sbarca così a New York City e si chiude nel leggendario “The Bunker Studio” di Brooklyn. Il risultato è l’Ep “Stefano”, uscito digitalmente lo scorso 20 Gennaio, un ottimo lavoro che cattura il carisma e il cuore dell’artista in tre canzoni autografe. “Learned To Lose” è dedicate alla memoria del padre, una meravigliosa ballata acustica che mette in luce tutto il talento di questo prolifico artista. Il singolo esce a metà ottobre e guadagna l’attenzione dei media con più di 35.000 visualizzazioni su YouTube. Stefano continua a portare in giro la sua musica senza mai lasciarsi sfuggire l’occasione di collaborare con artisti locali come il chitarrista livornese Antonio Ghezzani e i Cayenna. - Il Tirreno


"Stevolaz, semplicemente rock!"

La musica di Stevolaz, al secolo Stefano Dentone, è una miscela di rock classico e folk con molteplici influenze che vanno dal blues del Delta al rockabilly di Memphis. L’artista ligure vanta una discreta produzione discografica iniziata con la pubblicazione di “One Way”, “Guitar Chords”, “Rock On”, e “12 Miles” realizzato con la sua Big Boss Band. Dopo aver suonato in lungo e in largo per i pub di tutto il nord Italia, nel 2010 Stefano si è trasferito a Livorno facendosi notare con alcune esibizioni acustiche accompagnato solo dalla sua chitarra.
Nel 2012 nasce il progetto The Running Chickens con la collaborazione del chitarrista Budo Dondero e la conseguente pubblicazione dell’album “Communication Lines Restored” dal quale ho estratto per Arondeband “Old memories”, un brano suggestivo colorato da ottimi fraseggi di chitarra. Tutto il disco si merita una promozione a pieni voti: mandolini, percussioni, armoniche e chitarre blues si rincorrono in un prodotto dal sapore vintage che potrebbe essere la perfetta colonna sonora per un viaggio ai confini del mondo. Attualmente Stevolaz sta lavorando al seguito di C.L.R. e al suo nuovo lavoro solista che vedrà la luce nel 2013. Prossimamente su Radio Incontro. - Il Tirreno


Discography

2016 - Teatro Staller, Roots Rebels Records (album)

Photos

Bio

Our project is born because we want to play live. Every musician need to play live. So we’ve started touring together in the Fall of 2014 and, after a string of succesfull gigs, we’ve decided to team up definitely.

Antonio was a classical music student. Graduate of the Livorno Conservatory, he was later a pupil of Alberto Ponce at The Normal University of Paris, becoming the first guitar of the "Philharmonie de Fontainebleau Orchestra" while performing the "Concierto de Aranjuez". During his career he wanted to play every kind of music nationally and internationally: rock, songwriting, classical eastern and western music, Mediterranean folk, etc… Among others, Antonio has been playing for years, live and in studio with the Italian songwriter Bobo Rondelli, with the singer Anna Granata, attending the famous Italian award named "Premio Tenco", and with the folk band Carneigra.
Stefano is a typical underground musician. Since he was a kid he started the passion about singing and the rock'n'roll. He formed The Big Boss Band and, at the same time, he started a soloist career. Over the years, in addition to a lot of concerts and many cds, he was co-author of the “Science Festival of Genoa” hymn and later, with the band The Running Chickens, he releases the album "Communication Lines Restored" by MS Records, obtaining excellent reviews by the specialized press. Shortly after this album was finished, he met the American producer Lynn Verlayne and during the Summer of 2014 he travelled to New York City to cut the EP “Stefano” at the Bunker Studio in Brooklyn. The two singles gained a total of more than 100,000 views on YouTube.

Our project is very simple: two guitars and one voice! Our sound comes from the tradition of the roots-rock where you have no effects except the warm of the valves and the equalization of the voice. You’ll listen to the lyrics in both languages Italian and English. That’s because we are Italian, but also we have a rock’n’roll soul and we don’t love any kind of border. We are self-made musicians: we write the songs, we build the guitars to play and we manage the media to share our music.
On February 4, 2016 we released our first album together titled Teatro Staller. This album was released by the label founded by us and called Roots Rebels Records and perfectly represents our way of making music.
Although we prefer to play as a duo in the studio or on stage, we have the opportunity to enrich our groove with bass and drums, but our sound will remain the same: dry and essential… this is our idea of rock’n’roll. 



Band Members