Una pura formalità
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"Una pura formalità - Best Band Of April 2009"

Una Pura Formalità
di Fabrizio Galassi

Una Pura Formalità - Il Disillusionista
Ascolta il brano

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L’inizio de “Il Disillusionista” fa subito presagire qualcosa di buono; la voce recitata rimanda subito al furore di Pierpaolo Capovilla de Il Teatro Degli Orrori, ma qui la musica è in chiave acustica, con la chitarra che arpeggia come un pendolo facendoti dondolare inconsapevolmente, spazzole e basso mantengono tutto in equilibrio, ma senza esagerazione.
Cambiano gli accordi ed entra un pianoforte, la voce inizia a sussurrare note semplici fino a quando non arriva il momento di alzarsi in piedi e chiarire alcuni concetti:
1 - la voce non è una piuma come pensavate, anzi, quando si alza di tono prende robustezza e carisma,
2 – le note della strofa aumentano la difficoltà man mano che ci si avvicina al ritornello e la melodia acquista interesse,
3 – la chitarra acustica a un certo punto trova un jack e un ampli diventando il fantasma dell’acustica che pendolava.
Chiariti i concetti per ben due volte, arriva il termine de “Il Disillusionista” con il finale un po’ scontato perché ritorna la voce recitata, ma non si tratta di una performance alla “Un Posto Al Sole” con ammiccamenti e genuflessioni vocali, sa più di “Romanzo Criminale”, quindi si rimane a sentire.

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Una Pura Formalità vuole, leggo dalla loro biografia, creare un linguaggio nuovo partendo dai canoni cantautorali per poi proseguire per la sua strada.
Il desiderio è nobile, ma ancora non ci sono riusciti, sono in viaggio con parole molto belle, molto musicali, non ti mettono soggezione, rimani ad ascoltare senza sentirti obbligato di dover comprendere quello che dicono; però quando vuoi affondare il colpo mancano di calamita, di attrazione, rimangono astratte.
Tolto l’unico pelo nell’uovo non rimane altro che dell’ottima musica, un insieme di contaminazioni pop dall’Inghilterra dei Coldplay a quella più tradizionale italiana in un brano solo (‘Il Mio Elogio della Polvere’), si parla anche musica americana, sempre rotonda, lenta e semi-acustica (‘Sgravello’), a concludere la versione demo (suppongo) de “Il Paziente del Letto Sette” affetto da una malattia oscura che trasforma gli esseri umani in sonar: seppur l’idea è molto interessante, la realizzazione pecca di un eccessivo movimento melodico con sbalzi di note e cambi armonici ai quali anche il nostro Fabrizio Panizzi riesce difficilmente a star dietro.
L’ottima impressione de “Il Disillusionista” viene vagamente confermata dal resto del repertorio, ma non si capisce come mai chi ha una bellissima voce nello sforzo tende a cantare sussurrato…

Meno note e più alte, che diamine, avete formato un gruppo con livornesi e pisani, potete fare tutto!
Per quanto riguarda i testi consiglio di visitare “Villa Inferno” dei conterranei Zen Circus.

- repubblica.it / kataweb talentscout


Discography

2008 - Canti Didascalici

Photos

Bio

Biografia di “Una pura formalità”

Formazione Aprile 2007. “Una pura formalità” è il progredire di un’aspirazione di tutti coloro che la compongono. L’intento è quello di coniugare alla ricerca sonora e alla profondità delle atmosfere musicali una dimensione letteraria che, se pur partendo dalla tradizione cantautoriale ben presto se ne slega, e si propone di definire ad oggi un nuovo linguaggio. Per quanto riguarda i testi, essi vivono sia su di un livello fatto di spontaneità ed immediatezza, sia su di uno più stratificato e ricercato, popolato spesso di echi tematici e di citazioni. Per quanto riguarda le musiche non esistono modelli od ordini di genere, sopravvive comunque una certa propensione per la melodia. L’intento sarebbe quello di fare musica di ricerca, trovando uno spazio nella eclettica e multiforme scena italiana del rock d’autore.
Per quanto riguarda le performance live inoltre implementiamo lo spettacolo con l’impiego di videoproiezioni: per questo e non soltanto ci avvaliamo della collaborazione di uno straordinario settimo elemento, l’artista grafico e fumettista Tiziano Angri, a completare con la dimensione visiva l’effetto straniante/suggestivo di musica e testi. Nel maggio 2008 abbiamo realizzato un EP dal titolo “Canti Didascalici” che ha riscosso un ottimo successo nella serata di presentazione dello stesso presso il locale “Caracol” di Pisa, terminandone le copie. Anche in questo caso Tiziano Angri si è occupato dell’intero Artwork. Attualmente siamo impegnati nella stesura di nuovi pezzi e nella promozione del nostro progetto.

Luglio 2008

www.myspace.com/unapuraformalita
tizianoangri.altervista.org