Verderame
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"VERDERAME [L'ultima Recita-Produzioni Indipendenti 2011]"

La recita finale protagonista del titolo dell’album rappresenta il bramoso debutto del quartetto romano dei Verderame. Un disco bello, di riuscitissime melodie e malinconie, in equilibrio sulla linea di confine che divide il pericoloso mainstream italico usa e getta (limite che fortunatamente non oltrepassano mai) dal ricco mondo del cantautorato capitolino esploso almeno dieci anni fa. Le tredici tracce + sorpresa finale sono tutte potenzialmente capaci di irrompere nelle airplay network-radiofoniche, forti dell’appeal cristallino, elegante e di sicura raffinatezza che si respira sin dall’inizio. Caratteristica questa che distingue i Verderame dalla massa filo-sanremese-negramarense che sembra aver preso le redini della musica “popolare” italiana negli ultimi anni. Un viaggio di rimembranza a cuore aperto, di sentimenti, così semplicemente. [****]
- Nerds Attack


Discography

“L’ULTIMA RECITA” è il primo album dei Verderame, composto da 13 brani più una ghost track. Uscito il 21 gennaio per Produzioni Indipendenti/Self

Ogni canzone è un fraseggio a sé stante che tenta di racchiudere piccoli universi di suoni che derivano da una sola matrice, nata dalla tradizione, e che in seguito se ne discosta per diventare altro.
Al contempo i pezzi sono come episodi di una storia giunta all’atto finale, come fasi di un periodo di crescita che prelude alla maturità della vita reale. Da qui il titolo dell’album.
In “Rachele” e “Fast” i Verderame ospitano il violino di Olen Cesari.
Il risultato finale di questa produzione risuona di chitarre con effetti analogici e digitali, di ambiente e modulari, come vari tipi di echo, delay, riverberi, chorus, phaser, tremoli e vibrati. C’è anche un forte utilizzo delle distorsioni: overdrive, booster, fuzz e di effetti di dinamica. Non si cerca però una rottura del suono, ma semmai un tappeto sonoro che valorizzi le caratteristiche degli amplificatori Vox AC30 e Mesa Boogie MARK IV.
La sezione ritmica è compatta e perfettamente sposata alla fase armonica del processo musicale, sia per quanto riguarda le linee melodiche della ritmica di basso, sia per quanto riguarda le scansioni ritmiche della batteria.
Infine nel disco la ricerca di suono si espande sino a comprendere ampi spazi per i sintetizzatori analogici: troviamo moog, mono/poly, mellotron, nord lead, virus e space echo.

Photos

Bio

I Verderame nascono per volontà del caso. Nel progetto che ne scaturisce si trovano fatalmente a confluire esistenze, ma anche esperienze musicali, estremamente differenti, con un fondamentale punto in comune: l’esigenza di esprimere, attraverso la creazione artistica, il senso di vivere.
Da quando abbiamo trovato la nostra matrice condivisa, nel 2007, la conoscenza che ognuno dei componenti ha di sé e degli altri, è maturata grazie al concime delle note suonate nella stessa stanza. Nell’humus fertile dei pomeriggi spesi a provare siamo diventati un unicum di elementi che funzionano da soli, ma meglio insieme. Abbiamo imparato a conoscerci e ad apprezzare gli uni negli altri caratteristiche e peculiarità.
FABRIZIO MORIGI: cantante e chitarrista.
La sua vena poetica è affiorata durante l’infanzia, per sostanziarsi in suono e parole già nell’adolescenza. La musica è la sua continua resurrezione. L’ispirazione è una compagna di viaggio che ha percorso con lui il passato e che illumina un futuro immaginato con la certezza della passione. Si cela dietro un’apparenza di sicurezza e sincerità, e riesce a far credere a coloro che lo circondano che gli riesca facile essere un animale socievole, pur essendo timido e istintivo. Agli occhi degli altri risulta così ammantato di un’aura messianica e affascinante che vela di mistero la sua vena creativa, rendendola immotivata e immotivabile. I Verderame sono per lui un’esigenza e una missione.
VALERIO SALUSTRI: chitarrista.
Lui si definisce lunatico al punto giusto, perché sostiene che volendo potrebbe smettere, ma preferisce seguire l’istinto. La sua maggiore paura è quella della mediocrità, quindi spesso siede sul greto del fiume e aspetta l’ispirazione. Di solito la sua musa si materializza alla fine del tempo utile, e lui diventa il ritardatario del gruppo. È il deus ex machina di un mondo che gira secondo una morale ben definita che lui assurge a chiave di lettura delle sue esperienze. Da quando da piccolo in casa assisteva alle improvvisazioni strumentali dei familiari con piglio da concertisti ha deciso di imbracciare una chitarra. Da qualche tempo si sta adattando ai Verderame, e gli riesce bene.
VALERIO SABBATINI: bassista.
E’ il più giovane del gruppo, introverso quanto basta e sempre teso a migliorare sé stesso, da buon studente di ingegneria. Iperattivo ed eclettico al punto da collezionare una serie infinita di hobby e passioni: prima su tutte quella per il basso e i Verderame, seguita dal rugby e dai viaggi in bici e zaino, e completata dalla capacità di suonare anche pianoforte, chitarra, tromba e armonica in una serie infinita di note e frasi musicali che compongono un’unica vera voce. Il tempo da dedicare all’ozio è poco, ma va tutto ad amici e fratello maggiore, uno dei più ascoltati consiglieri. Ne risulta un tipo curioso, spesso sincero fino all’efferatezza, goloso ma anche molto ligio. Nella band ha saputo subito farsi volere bene.
BRUNO VALENTE: batterista.
E’ il camaleonte del gruppo. Un istrione che ha sperimentato senza posa le principali forme d’arte, apportando sempre un tocco personale. Il suo multiforme ingegno gli rende impossibile fermarsi alla superficie delle cose, e benché sia d’animo socievole, non tralascia mai l’approfondimento introspettivo. Si è innamorato della batteria grazie alle percussioni di Stewart Copeland (Police) e ad una famiglia illuminata sulla via del rock. Per lui la voce è uno strumento e ne segue il linguaggio come ascoltando un suono. A causa del suo amore per la musica non farebbe mai il mercenario, perché preferisce sposare un progetto musicale in cui crede. Anche per questo milita nei Verderame.