Viti di Titanio
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Viti di Titanio

Band Alternative Rock

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"Recensione storie d'amanti e di demoni"

"...Per resistere alla corrosione dei giorni che passano avremmo bisogno di giunzioni astrali basate su Viti di Titanio. Viti che, nel loro girare su se stesse, emettessero una musica leggera e dura al contempo, che portassero alla riflessione di gesti e respiri di vividi amanti. Ecco che dalla città a base di Titanio (Napoli) emerge una band che non tradisce il suo nome. Il loro sound ha tutte le qualità del Titanio: fasi di rock leggero, melodico, riflessivo alternate a fasi di rock più duro di matrice britannica..."

"... Sullo sfondo testi mai banali, c’è poesia nell’aria in B.B. “e adesso sei sicura che non saro’ io a leccare/la mesta solitudine quello che resta del rumore/niente ti preserva niente che distolga l’attenzione/ora che ci provi a custodire la tua normalita’/sola e conturbata vittima innocente di passione”. Le liriche ed il mood acquistano colori morrisoniani in Calce Spenta: “pioggia sintetica bagna la pelle ed e’ un occasione di riflessione/ fiori di plastica segnano l’aria gia’ consumata da un moto passivo/ ora che segui attenta/nuoti in calce spenta”, ed in Storie d’amanti e di Demoni: “ma il germe tentatore squassa strati di ruggine/che occludono le arterie del vizio e delle lacrime/nella mutevole voglia/cova l’inganno profano/perche’ le osmotiche intuizioni/non tolgono l’aria alla lucida attesa/non tolgono l’aria ai demoni…”.

"... Tre brani ottimamente registrati con l’ausilio di Paolo Messere della lungimirante Seahorse Recordings. Le Viti di Titanio seguono le orme di gruppi rock italici [...] ma ispessendo le liriche di attitudine alla poesia che sa di brividi e non di zucchero..."
- Losthighways.it


"Recensione storie d'amanti e di demoni"

"...Il progetto Viti di Titanio affonda le proprie radici nell'entroterra partenopeo. Nata nell'aprile del 2005, la band trainata dalla voce e dalle chitarre di Marcello Vitale compone fin da subito per il primo demotape di quattro pezzi nel febbraio del 2006, concentrandosi quindi nella produzione e registrazione di un primo EP.Cominciano così le Storie d'Amanti e di Demoni, il primo lavoro in studio per il quartetto. Un insieme denso e deciso di suoni distorti e peripezie musicali in perfetta chiave Indie Rock. Eplorazione musicale che, tuttavia, va oltre il comune concetto di Rock odierno. Esplorazioni che portano a considerare Viti di Titanio come una sorgente di suoni da ascoltare, più che da ballare.Storie d'Amanti e di Demoni si snoda in poco meno di venti minuti. L'essenza della band si esprime in maniera compiuta già nella prima delle tre tracce registrate dai musicisti campani tra il Sea Horse Studio e lo Studio 54 con Paolo Messere in cabina di regia per il mixaggio. B.B. è un insieme scomposto di distorsioni e sezione ritmica altalenante. E' questa la peculiarità che rende le Viti di Titanio così accattivanti. Il cambio di scena è continuo e repentino, con l'immagine sonora che sembra muoversi da uno scenario all'altro senza mezzi termini né coerenza alcuna.Piace la loro maniera di suonare, tra chitarre che alternano arpeggi delicati e malinconici, descrivendo quadri autunnali, con distorsioni pungenti e incisive[...] Il secondo episodio, Calce Spenta è forse questo il pezzo più difficile e musicalmente elaborato composto dalla band per questo EP d'esordio.La title track Storie d'Amanti e di Demoni, infine, è il "puntino sulle i" per un lavoro che si presenta valido ed originale. Il fiume Viti di Titanio scorre in un'atmosfera grigia e malinconica, ma riesce a dipingere immagini da galleria con pochi strumenti, utilizzati nel pieno delle potenzialità e non senza qualche spruzzata di noise.Buona la prima, insomma. Tre pezzi, però, sono poco per poter formulare un giudizio completo. Attenderemo un primo full-lenght per capire se le Viti di Titanio saranno così intraprendenti da appagare le attese create con questo EP..."
Voto: 74/100

- Rockline


"Recensione storie d'amanti e di demoni"

Sebbene la formazione delle Viti di Titanio sia recente(aprile 2005),la band napoletana ha già le idee molto chiare. Lo dimostra infatti il loro EP d’esordio intitolato “Storie d’amanti e di demoni”,costituito da tre tracce che superano tranquillamente i cinque minuti ciascuna. Registrato presso lo STUDIO 54 e il Sea Horse Studio, l’EP presenta appunto una registrazione nitida e mai confusionaria. Il lavoro si apre con “B.B.”,traccia che parte subito con un’introduzione “rockeggiante”,intrisa di distorsioni sporche e graffianti. Un brano che alterna parti strumentali ottime e più veloci, che ricordano un po’ i Marlene kuntz, a momenti più lenti, con la voce del cantante,sdoppiata e sovrapposta con un leggero sfalsamento,che dà così un tocco particolare al brano stesso.Il secondo pezzo, “Calce spenta”, è quello che più convince e coinvolge, per il ritornello che prima o poi ti si ficca in testa(“ora che segui attenta nuoti in calce spenta”) ma che isolato dal testo significa ben poco. Testi che peraltro sono molto raffinati,vere e proprie poesie. Ma convince anche per le ritmiche,semplici e precise, di stampo indie rock e che accennano anche al jazz, per i riff di chitarra,per la voce limpida, a volte altezzosa(sul serio,mi dà quest’impressione) e per il finale che muta in una simpatica mazurca che dura una manciata di secondi.La titletrack(appunto “Storie d’amanti e di demoni”) chiude l’EP in maniera tranquilla e ristabilisce il battito cardiaco accelerato dalle tracce precedenti. Una ballata romantica e malinconica,con riverberi di chitarra,un accompagnamento ritmico “morbido” e una melodia dolce. Forse un po’ troppo ripetitiva ma comunque carina.Ammetto di non aver apprezzato subito il lavoro delle Viti di titanio e che solo dopo vari ascolti è riuscito a coinvolgermi.Quindi,prima di ascoltarlo, bisogna munirsi di pazienza,calma e si deve prestare attenzione,soprattutto se si vuole cercare di afferrare il significato dei testi.“Storie d’amanti e di demoni” è un risultato soddisfacente che conferisce alla band un senso di maturità. L’importante è non marcire…
Voto: 3,5 stelle
- Ondalternativa


"Recensione storie d'amanti e di demoni"

"…C'è spinta nervosa e passionale[…]. Le Viti di Titanio hanno quella passione bruciante che gli consente di restare in bilico senza precipitare, dimenandosi tra fragore e melodia, con qualche apprezzabile scatto di vitalità espressiva ed un cuore che batte davvero. Così si appropriano di alcuni riflessi oscuri di Nick Cave, sistemano con cura qualche pulsazione emotiva degli Einstuerzende Neubauten e poi si dedicano ad una scrittura figlia di certo rock italiano di fine ottanta e primi novanta..." - Rockit


"Recensione Live"

"...Partono le Viti di Titanio e sai che, in un modo o nell'altro, abbiamo fatto la cosa giusta. La band paga lo scotto di essere il puntello che rompe il ghiaccio, ma va avanti con una performance dignitosissima. "...Un giro di vite sigilla il passato...", con la bambolina seduta ai piedi del palco, a guardarci stupita, un po' donna inquieta, un po' bambina birichina. Marcello (voce) dimostra di reggere ottimamente il confronto col pubblico. L'esperienza servirà pure a qualcosa, no? Maurizio (batteria) ha dalla sua una grande capacità di movimento ritmico (sostenuto da un ottimo Paolo al basso), riuscendo ad amalgamare i vari passaggi dei brani. Tradizione rock anglosassone e tentazioni "progressive", nonostante lo stesso Marcello, nel backstage, sottolinei: "I nostri ascolti non si concentrano sul progressive". Annuisco, rilanciando: "Eppur quelle distensioni strumentali si muovono…". Ah, novello Galileo, un po' ubriaco (manco avevo bevuto!). La platea, come si suol dire, è calda: le Viti hanno fatto il loro dovere..." - Ondarock


Discography

'Storie d'Amanti e di demoni' (Promo, 2007)
avaible on www.myspace.com/vitidititanio

Photos

Bio

Le Viti di Titanio propongono l'unione delle sonorità di radice anglosassone alla melodia e alla canzone d'autore di tradizione italiana e mediterranea. Gli arrangiamenti si contraddistinguono per la decostruzione delle linee di chitarra che spesso battono i sentieri della sperimentazione e del noise ma che non impediscono al gruppo di fare propria la forma canzone nella sua accezione più classica e di dedicarsi alla scrittura di strutture melodiche vocali che rendano efficaci i messaggi dei brani. La ricerca terminologica dei testi punta sulla forza della parola nella sua essenza più poetica, cosa che rende le composizioni di un ermetismo che però finisce con lo sciogliersi nell'immediatezza dei ritornelli.
Le Viti di Titanio nascono a Napoli nell’aprile del 2005 da un’idea dei fratelli Marcello e Maurizio Vitale e in breve tempo costruiscono una scaletta di brani inediti che raccolgono attenzioni e lodi in alcuni contest locali. Il riscontro live porta la band nella primavera del 2006 alla registrazione nel loro studio casalingo di provini di quattro dei loro brani (Ora che sei dentro, B.B., Sinergie, Calce Spenta) ai quali qualche mese dopo si aggiungeranno la ballata dai toni decadenti Storie d’amanti e di Demoni e la cover di Franco Battiato Sentimiento Nuevo che aveva ottenuto apprezzamenti durante le esibizioni dal vivo. Il materiale viene sottoposto all’attenzione di musicisti ed esperti del settore musicale ( fra cui il percussionista Giovanni Imparato e il produttore Paolo Messere), riscuotendo un interesse che spinge la band a lavorare a nuove registrazioni e nel contempo intensificare l’attività live che raggiunge i suoi momenti più significativi nella partecipazione al concerto anticamorra ‘Rockontro’ in piazza del Gesù a Napoli. Fra il gennaio e il febbraio 2007 viene così autoprodotto il CD promo ‘Storie d’amanti e di Demoni’ contenente l’omonimo brano, B.B. e Calce Spenta . Registrato in presa diretta presso lo STUDIO 54, il lavoro, che si avvale dell’esperienza del produttore e autore Paolo Messere (Blessed Child Opera, Ulan Bator, Silken Barb) che ne cura la registrazione delle voci e i missaggi presso lo studio SEA HORSE, permette alle Viti di Titanio di raccogliere consensi tra gli addetti ai lavori: si interessano alla produzione web magazine quali Losthighways, Rockit, EXTRA, Rockline, Ondalternativa, che la recensiscono tra le loro pagine e Ondarock che dedica un articolo in occasione dell’esibizione della band al Campania Wave Love Festival. Nel novembre 2007 il web site Italymusik sceglie la band come gruppo del mese e nel dicembre Rockline inserisce ‘Storie d’amanti e di demoni’ tra le migliori produzioni Indie del 2007. Nel contempo arriva l’attenzione di alcune etichette. Nel 2008 le Viti di Titanio accedono alle selezioni regionali live di ITALIA WAVE LOVE FESTIVAL, alle selezioni live di Prove di Rock (concorso del circuito MEI), vengono selezionate dalla ‘Divinazione’ per le selezioni regionali di ROCK TARGATO ITALIA, partecipano alla rassegna MarteLive. In occasione di questi live si unisce alla line up il flautista sperimentale Carlo Contocalakis. Nell’estate del 2008 la Band viene selezionata per il Radio RomaLive Festival e partecipa al festival ‘Cime di Rock’ a Bitritto (Ba) dove condivide il palco con gli Offlaga Disco Pax.