Yperlux
Catania, Sicily, Italy | SELF
Music
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Discography
Primo lavoro discografico autoprodotto: RESTI IN LUCE A poco più da un anno dalla loro formazione gli Yperlux pubblicano il loro primo lavoro(12 tracce inedite) interamente autoprodotto. L'esperienza Yperlux nasce nell'estate 2009 dall'incontro di quattro giovanissimi musicisti: Daniele Giustolisi, Luigi Cannata, Luca Lipani e Marco Villari che decidono di dedicarsi alla loro musica. Questo fanno da subito proponendo le loro creazioni al pubblico catanese e non solo, riscuotendo un buon successo di critica. Nell'estate 2010 partecipano al contest "Io ci sto" di Mirabella Imbaccari (CT), esperienza intensa e formativa, classificandosi primi. Lo stesso mese realizzano un tour in Calabria, nell'Alto tirreno cosentino, esportando per la prima volta oltre la Sicilia la propria musica. "Resti in luce" è il primo lavoro degli Yperlux, scrigno di creazioni che cantano del mondo contemporaneo attraverso inquietudini ironie e speranze; lucida e sofferta analisi di un momento storico dalla prospettiva di quattro ragazzi che a dispetto di un presunto lassismo o acquiescenza giovanile, rilanciano[Siamo la voce] l'importanza che la nuova generazione può assumere QUI e ORA. E allora prende inizio all'interno del disco anche un dialogo con il passato che nei suoi resti e nelle sue luci può essere motore di scuotimento, attraverso figure come il Discobolo[Kouros] C.Baudelaire[L'Orologio]o il dimenticato Cristo[Chi ci perdonerà?]. Resti in luce vuole essere un dialogo aperto con il mondo e soprattutto con quella meglio gioventù[Resettare] che rifiuta di stare inerte aspettando un' imprecisata età di rinnovamento, e questo dialogo avviene ben al di là da convenzioni e cristalizzazioni che a nulla servono, puntando invece sul talento, lo studio e sull'arte[A voi]. All'interno del disco si troverà tanta rabbia, ma di quella che denuncia e poi cerca di convertirsi in forza nuova e positiva, addirittura ironia per colpire coloro i quali dovrebbero poi contribuire al bene comune ma lo hanno dimenticato come gli artisti ei musicisti[Rock alternativo]. Tanto rock e sonorità aggressive, ma anche la volontà di superare inutili limiti tra generi musicali[In tutte le lingue della musica]: e allora spazio al blues piuttosto che al jazz o il funk per poi passare al raggae chiudendo con vibranti sonorità innodiche o addirittura sinfoniche[David]. Tanta poesia e teatro[Storia dell'uomo andante], anche perchè qui si crede che neanche tra le arti vi siano muri o rivalità, ma trame di nuova luce.
Photos
Feeling a bit camera shy